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Fri, Apr
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GPL e metano, frenata delle trasformazioni

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Il Consorzio Ecogas chiede al Governo l’esenzione triennale dal bollo
Da gennaio a settembre 2015 sono stati immessi in circolazione 215.360 autoveicoli a gas, contro i 230.934 dello stesso periodo del 2014, con una flessione del 6,74% (Ufficio Studi Consorzio Ecogas su dati CED Ministero dei Trasporti).

Un totale che comprende anche le trasformazioni in after market, per le quali si registrano valori allarmanti: 60.632 collaudi GPL, 6.425 metano, con cali del 17,79% e 43,41%.

Solo in Toscana si evidenzia un andamento positivo per il GPL, grazie all’esenzione triennale dal pagamento del bollo, che ha incentivato gli automobilisti, ma che purtroppo, a meno di proroghe, termina il 31 dicembre.

Non sono ancora disponibili ulteriori dati sulle trasformazioni in ottobre e novembre, ma abbiamo già conferma di un trend negativo per le immatricolazioni a gas, partito già da giugno, dovuto anche alla diminuita disponibilità di modelli Euro 6. A novembre, quindi, crescita a doppia cifra per le motorizzazioni benzina e diesel, a fronte di un calo del 20,8% del GPL e del 31,8 del metano. Anche nel cumulato gennaio – novembre 2015, alla crescita di tutte le altre motorizzazioni si contrappone una leggera flessione del GPL, inferiore all’1% e una più forte contrazione del metano (–11%).

Un andamento che ci preoccupa come settore ma anche come cittadini – sottolinea Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – nel primo caso infatti vediamo un comparto che è sempre stato un fiore all’occhiello per il settore della motoristica (siamo primi al mondo nelle tecnologie per l’alimentazione a gas dei veicoli), avviarsi verso uno stato di profonda crisi, non supportato dal mercato nazionale, dall’altro, come cittadini, siamo in allarme in quanto la diffusione dei mezzi a basso impatto ambientale subisce un forte stop.

Proprio in un momento cruciale come questo, nel quale si alternano le esigenze mondiali ben espresse dalla Cop21, i preoccupanti dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente e quanto accaduto con il dieselgate, con ciò che ne consegue a livello di emissioni.

Le cause? La crisi ha tarpato le ali a ogni tipo di investimento, all’acquisto dell’auto nuova ma anche all’istallazione dell’impianto, prova ne è che i kit montati sulle auto continuano a diminuire e il parco circolante continua a invecchiare: come rileva anche Istat, aumentano le auto di otto anni e più, meno sicure e meno efficienti anche dal punto di vista energetico (da 46,4 a 57,7% in 5 anni). E chi cambia vettura – il mercato automobilistico ha ripreso vigore con un +15,5% negli ultimi undici mesi – anche per mancanza di informazione preferisce rivolgersi a benzina e diesel, solo all’apparenza più economici (il costo base è un po’ più basso).

Eppure, conti alla mano, in un anno, poco meno nel caso del GPL, poco più per il metano, il maggior costo sostenuto per la conversione a gas (o per l’acquisto) viene ammortizzato. E dopo, è tutto risparmio, notevole, di denari e di emissioni.

È urgente e vitale, per la salute pubblica, per un settore da cui dipende il sostentamento di centomila italiani e per le casse dello Stato un intervento di incentivazione, dal contributo all’acquisto e trasformazione alla esenzione dal bollo auto (in vigore solo in alcune regioni). È stato più volte ampiamento dimostrato che il maggior volume d’affari generato compenserebbe ampiamente le somme stanziate, rendendo l’operazione a costo zero per l’erario.

L’occasione per il Governo si è presentata con l’approvazione della Legge di Stabilità, alla quale sono stati presentati alcuni emendamenti che propongono l’esenzione per tre anni dal pagamento della tassa automobilistica per i veicoli leggeri a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione e trasformati a gas.

Due gli interventi proposti: a favore delle autovetture nuove a trazione ibrida, a doppia alimentazione benzina/GPL o benzina/metano, a biometano, a biocombustibili e a idrogeno, con emissioni di anidride carbonica (CO2) non superiori a 120 g/km, nuove di fabbrica e immatricolate in Italia dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 e a favore delle autovetture immatricolate come Euro 4, 5 e 6, su cui è installato un sistema di alimentazione a GPL o a metano, collaudato in data successiva al 31 dicembre 2015 e precedente al 1°gennaio 2019.

Con l’esenzione si otterrebbe un beneficio ambientale e industriale certo – fa notare Tramontano, che in fase di approvazione della Legge di Stabilità si è rivolto con una lettera ai parlamentari per chiederne il sostegno – che si andrebbe a sommare alle maggiori entrate per l’erario dovute al maggior giro d’affari generato.

Quanto richiesto dagli emendamenti si basa sia su fondamenti economici, a salvaguardia di un settore, sia ambientali: GPL e metano contribuiscono sensibilmente al contenimento delle emissioni inquinanti, in special modo particolato e biossido di azoto.

Un fattore, quest’ultimo, determinante anche alla luce dei risultati della relazione 2015 Qualità dell’aria in Europa pubblicata dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, nella quale l’Italia purtroppo si trova in testa alla tragica classifica nei 28 Paesi UE delle morti premature da biossido di azoto, dovuto, come è noto, agli scarichi delle auto, in particolare dei veicoli diesel.

La ricerca Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, prende in esame anche uno scenario di elevata penetrazione delle auto a gas in Italia da oggi al 2030: con la progressiva sostituzione di circa un terzo delle auto a combustibili liquidi, dovuta sia ad acquisto di nuove auto sia ad interventi di retrofit, la riduzione delle emissioni notevole al 2030 ammonterà a 3,5 milioni di tonnellate di CO2, 67 tonnellate di particolato e 21 mila tonnellate di ossidi di azoto all’anno.

 

Trasformazioni, Punto e Panda ai primi posti

La Top 10 delle auto più trasformate vede ai primi posti diversi modelli FCA. La Punto domina la classifica dell’after market a GPL, e quella del metano,seguita dall’intramontabile Panda. Seguono i più venduti modelli di tutte le marche in prevalenza city car, dove è sempre più importante l’abbattimento delle emissioni inquinanti. In tabella le più trasformate a gas da gennaio a settembre 2015.

Tabella trasformazioni a gas
Le più trasformate a gas – Gennaio-Settembre 2015
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