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Fri, Apr
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Isabelle, campionessa (del mondo)

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Una giovane toscana è in vetta alla classifica mondiale copiloti del Campionato Internazionale Fia (Federazione Internazionale Automobile) dedicato alle Energie Alternative edizione 2014, nel quale si cimentano auto alimentate con carburanti a propulsioni alternative: Isabelle Barciulli, originaria di Sansepolcro (Arezzo) e appena laureata in psicologia all’Università La Sapienza di Roma. Nella vita da tempo intervalla la professione di barista a quella di modella, riuscendo in modo encomiabile a raggiungere anche il traguardo della laurea.

Di traguardo in traguardo, tre anni fa si è avvicinata al mondo delle competizioni di regolarità entrando a far parte della Scuderia Imega International, che nei cinque anni di gare in ambito Fia ha dato spazio a diverse giovani, nei ruoli di pilota o copilota: Sonia Ielo, Francesca Olivoni, Desara Muriqi, Yulia Lutsyk e, appunto, Isabelle. Che non è l’unica premiata: anche Olivoni se l’è cavata benissimo, aggiudicandosi il titolo di vicecampione mondiale nel 2013.

Come è nata l’idea di cimentarsi nel Campionato Internazionale Energie Alternative?
Tre estati fa accettai l’invito del mio amico e pilota Guido Guerrini a prendere parte a una gara del Campionato Italiano Energie Alternative, dove arrivammo secondi. Visto il buon risultato gli altri ragazzi del team Imega mi spinsero a continuare questa esperienza. Da quel momento ho alternato il ruolo di copilota di Guido a quello di pilota dell’equipaggio femminile affiancata dalla grande amica Francesca Olivoni, che mi ha insegnato qualche trucco del mestiere. Come pilota vanto il nono posto in classifica generale nella stagione 2012, andando più volte a punti.

Una nota sul tuo driver.
Intanto un grazie, se sono sul gradino più alto del podio mondiale è anche per il lavoro, l’esperienza e il sangue freddo di Guido, che ha saputo inanellare una serie di buoni piazzamenti. La preparazione delle gare, lo studio dei percorsi e le ricognizioni sul tracciato di gara ci hanno visto sempre lavorare assieme in modo piacevole, ritagliando qualche momento di svago per godere dei luoghi dove avevamo la fortuna di essere.

Su quale auto avete conquistato la vittoria?
Un’Alfa Romeo Mito alimentata a GPL con impianto Game di Imega International. Un’auto scattante, se guidata bene con consumi limitati, ma anche comoda nei lunghi viaggi fatti per raggiungere i luoghi delle gare del mondiale.

Le qualità che portano il co-pilota al successo?
È determinante il fattore esperienza oltre alla buona intesa con la persona con cui si divide l’auto. La sintonia deve cercare di raggiungere il massimo risultato. Fortunatamente ho avuto a disposizione anche ottimi strumenti per calcolare medie, tempi e distanze. Poi il continuo scambio di opinioni ed esperienze con Francesca Olivoni ed Emanuele Calchetti (un altro membro del team) scomodati a qualsiasi ora del giorno o della notte per condividere le strategie di gara. Un’ottimo gioco di squadra, una squadra nata cinque anni fa che ci ha portato a risultati al di sopra delle più rosee aspettative.

I prossimi appuntamenti?
Mi godo questo incredibile traguardo che ha reso il 2014 ancora più ricco di successi, vista anche la conclusione del mio percorso universitario e qualche bella esperienza nel mondo del cinema. Con i ragazzi e ragazze di Imega ci metteremo attorno ad un tavolo in gennaio per capire come continuare questa esperienza. E le scelte ecologiche che metti in pratica ogni giorno? Sono scelte di vita e non atteggiamenti o attenzioni da avere una tantum. Per la mobilità quando sono in città prediligo il mezzo pubblico, mentre quando mi sposto da Sansepolcro a Roma uso un’auto a metano, cercando di fare il viaggio in compagnia di altre persone per usare meno veicoli privati. In casa evito gli sprechi puntando sulla raccolta differenziata e quando è possibile sulla non produzione del rifiuto. Infine cibi e bevande del territorio dove mi trovo, oltre ad essere ecologico ed economico permette anche di scoprire piaceri a tavola altrimenti sconosciuti!

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