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18
Gio, Apr
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Lo scorpione “green” dominatore nelle corse

Metano
Tipografia

Al Salone di Torino del 1957 debutta un’auto destinata a entrare nella storia, l’Abarth 500, modello nato dal genio di Karl Abarth destinato a stupire il mondo delle corse con record e vittorie.

Gloria tramandata in tempi moderni all’Abarth 500 del 2008 del quale il modello in prova è una degna rappresentante per il palmares invidiabile e l’interpretazione green fornita dalla trasformazione a metano della Bigas. Si tratta della 1.4 T-Jet del 2009 utilizzata dal team Ecomotori.net per provare la validità della tecnologia a gas.
Pluripremiata per il design, la 500 Abarth riprende la formula vincente adottata da Karl sull’antesignana creata da Dante Giacosa. Conferiscono un animo “racing” il frontale con paraurti avanzato e spoiler con feritoie laterali, il posteriore con alettone sopra il lunotto e l’estrattore d’aria stile F1 con quattro terminali di scarico. Grinta enfatizzata da assetto ribassato, minigonne e cerchi in lega plurirazze con pneumatici sportivi.
L’atmosfera corsaiola è ripresa nell’abitacolo, curato e con finiture di qualità. I sedili sportivi sono avvolgenti con poggiatesta integrati, il volante a tre razze in pelle con cuciture a vista ha impugnatura ergonomica come la leva del cambio, corta e rialzata per un’ottima manovrabilità. Racing anche la pedaliera in alluminio con gommini antiscivolo e, nella versione prova, i supporti per l’attrezzatura da gara. Il cruscotto a quadrante unico include tachimetro con fondo scala a 240 km/h, contagiri e un display digitale multi informazione, il tutto arricchito dal satellite del manometro con la pressione del turbo. Davanti si sta comodi, dietro i centimetri sono pochi e l’accesso non è dei più agevoli.

Il piccolo bagagliaio di 185 litri (550 viaggiando in 2) sparisce nella versione in prova per l’adozione del serbatoio Faber da 90 litri per autonomie reali a gas di 350-400 km.
Alla guida la 500 ricorda un kart, grazie agli ingombri compatti (è lunga 366 cm e larga 163), al passo corto e a un assetto rigido che penalizza il comfort, ma assicura una tenuta di strada eccellente. Lo sterzo diretto e preciso insieme al lavoro efficace delle sospensioni, a ruote indipendenti tipo McPherson davanti e interconnesse con assale torcente dietro, rendono le reazioni fulminee e la guida molto divertente. Alla sicurezza concorrono il controllo elettronico di stabilità (ESP) e della trazione (ASR) e il TTC (Torque Transfer Control) che migliora il trasferimento della coppia motrice alle ruote rendendo ancora più elevata l’aderenza.
Il motore 1.4 T-Jet, 4 cilindri sovralimentato con turbocompressore a geometria fissa eroga 135 CV e 180 Nm, 206 con la modalità Sport. Un piccolo gioiello tecnologico che, grazie anche al peso contenuto (1.100 kg), consente prestazioni da sportiva vera: 205 km/h di velocità e 7,9” da 0 a 100 km/h.
Meno brillanti consumi ed emissioni, 6,5 l/100 km (7,7 nell’uso reale) e 155 grammi/ km. Valori che crescono con la guida sportiva. Riequilibra la situazione l’impianto metano Bigas, sistema evoluto installato per sperimentare le potenzialità dell’alimentazione a gas e configurato con diverse mappature per ottimizzare prestazioni o consumi. Nell’impostazione che conserva le prestazioni a benzina la “sete” di gas media è di 3,85 kg/100 km, seppure in gara con il biometano sia riuscita a ottenere un lusinghiero 2,98 kg/100 km pari a 19,85 g/km di CO2 equivalenti nel
ciclo dal pozzo alla ruota. In termini economici, la spesa chilometrica scende da 0,112 euro/km a 0,038 euro/km* con un delta di 0,74 euro che consentono un rapido recupero della spesa di trasformazione.
Escludendo il kit sperimentale qui utilizzato, un sistema Bigas analogo con bombole da 30 litri costa tra 1.400 e 1.800 euro, recuperabili in meno di 2.500 km. L’Abarth 500 in prova si trova solo sul mercato dell’usato, il listino del nuovo include diverse versioni, la 595 1.4 T-Jet con 145 CV, 20.900 euro con una buona dotazione.
La conversione è disponibile anche sulle 500 Fiat con prezzi più abbordabili (da 16.050 euro) e motori più parchi. La piccola city car, inoltre, è facilmente reperibile di seconda mano con prezzi inferiori ai 10.000 euro, 4.000-6.000 euro per le versioni più datate, che anche dopo la trasformazione rappresentano un’ottima e accessibile soluzione green.
I prezzi calcolati a consumi reali con benzina a 1,46 euro/l e metano a 0,98 euro/kg.

UN PALMARES DA RECORD
L’Abarth 500 in prova acquisita dal team Ecomotori.net ha percorso 160.000 km, senza nessun problema e con prestazioni inalterate, imponendosi in numerose gare dei campionati a energie alternative. Nel palmares 3 mondiali FIA (2012, 2013 e 2014), 6 campionati italiani AciSport (dal 2012 al 2016 e nel 2019) e la vittoria al Rally di Montecarlo Energie Alternative del 2015.             Il modello è il primo con alimentazione a metano a conquistare i campionati citati, nonché la prima vettura a biometano a vincere il campionato italiano.

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