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Ven, Apr
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Accordo di Parigi per contrastare i cambiamenti climatici: all’inizio di settembre nel corso del G20 di Hangzhou sono arrivate a sorpresa le ratifiche cinese e americana. Insieme i due colossi producono il 38% delle emissioni CO2 nel mondo; per ora nulla cambia ma si avvicina il traguardo.

Qual’è l’automobile del futuro? A GPL, a metano, ibrida o elettrica? Oppure a idrogeno? E poi dual fuel, trifuel, bifuel, mixed fuel o cos’altro?

Il 22 aprile, Giornata della Terra Planetaria, presso la sede ONU di New York è stato firmato da 175 Paesi uno degli accordi più importanti di sempre, ovvero quello sul clima raggiunto a dicembre a Parigi, con il quale i governi si pongono come obiettivo di lungo termine di contenere il surriscaldamento del pianeta ben al di sotto dei 2 gradi e di mettere in atto tutti gli sforzi possibili per non superare 1,5 gradi, in modo da ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici.

390 avanti Cristo, i Galli Senoni, che avevano già invaso la Romagna e il nord delle Marche (Senigallia deve a loro il suo nome) guidati da Brenno giungono nei pressi di Roma e sconfiggono l’esercito romano. Resiste solo la rocca del Campidoglio.

È nato il sospirato accordo sui cambiamenti climatici. La data è storica. Sabato 12 dicembre 2015 è stato firmato il Paris Agreement – nell’ambito della Cop21, la conferenza ONU sul clima alla quale hanno partecipato 195 Paesi più l’Unione Europea nel suo complesso – che succede al protocollo di Kyoto, firmato nel 1997 e operativo dal 2005.

Volkswagen, un grave colpo alla buona fede. Sebbene da tempo si respirassero odori sospetti nel mondo dei costruttori per quanto riguarda emissioni e consumi, una dimostrazione così eclatante di disonestà ha scandalizzato tutti: detrattori del das auto tedesco, consumatori, governi, nonché, ovviamente, gli operatori della mobilità sostenibile e dell’energia. Ed anche i maggiori azionisti della casa di Wolfsburg, che potrebbero intentare una causa da 40 miliardi.

È il 1992 quando i veicoli con alimentazioni ecologiche, grazie al decreto noto come Ripa di Meana (era il Ministro dell’Ambiente), guadagnano il permesso di circolare anche nelle giornate di limitazione al traffico, tutt’ora valido e più che mai attuale, vista la frequenza dei superamenti dei livelli consentiti di inquinanti nelle città.

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