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Ven, Apr
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Ecobonus, partite le prenotazioni

Politica
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Dalle 12 di lunedì 8 aprile è attiva la piattaforma online – ecobonus.mise.gov.it – dove richiedere i contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni, introdotti dalla Legge di Bilancio 2019, prevedono un incentivo a chi acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia dal 01/03/2019 al 31/12/2021 un veicolo di categoria M1 nuovo di fabbrica con prezzo da listino inferiore a € 50.000, Iva esclusa.

DUE FASI

Alla prima fase di apertura dello sportello dedicata alla registrazione dei concessionari, assegnati, grazie alla colpevole miopia dei nostri governanti, solo ad elettrici e ibridi. Segue quindi la seconda per inserire l’ordine e prenotare l’incentivo. Dalla prenotazione si avranno poi fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo. Sul sito è presente un contatore di risorse per mostrare in tempo reale i fondi disponibili.

 

UN INCENTIVO IN… PROVA

Nella fase iniziale sono disponibili 20 milioni di euro per un periodo di 120 giorni. Le risorse residue saranno messe a disposizione con successive aperture dello sportello, che avverranno con specifici avvisi del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

IL DECRETO IN GAZZETTA

Nei giorni precedenti era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – la n. 82 del 6 aprileil decreto del ministero dello Sviluppo economico 20 marzo 2019 Disciplina applicativa dell’incentivo «eco-bonus» per l’acquisto di veicoli nuovi di fabbrica di categoria M1 a basse emissioni di CO2 e di categoria L1 ed L3e elettrici o ibridi.

 

Imposta CO2, il Consorzio Ecogas propone emendamento al Decreto Crescita

La forma di incentivazione scelta dal Governo ha ingiustamente lasciato fuori i carburanti a basso impatto ambientale più diffusi, GPL e metano. Una scelta assai discutibile, visto che da decenni vedono riconosciuto il loro contributo all’abbattimento delle emissioni inquinanti.

Ma, visto che accanto all’ecobonus c’è anche il malus (applicato per lo stesso periodo, dal 01/03/2019 al 31/12/2021), il Consorzio Ecogas, organismo rappresentativo degli operatori del settore del GPL e del metano per autotrazione, ha messo a punto una proposta per consentire anche a chi sceglie questi carburanti ecologici di ottenere un vantaggio nel caso in cui decida di convertire il mezzo entro sei mesi dall’immatricolazione.

Stiamo sensibilizzando i parlamentari su questo argomento – dichiara il Presidente Alessandro Tramontanoe abbiamo individuato nel Decreto Crescita, che contiene misure urgenti per la crescita economica ed interventi in settori industriali in crisi, il provvedimento adatto per presentare un emendamento.

 

COME FUNZIONA LA TASSA SULLE EMISSIONI

Chi acquista anche in locazione finanziaria e immatricola in Italia un veicolo di categoria M1 nuovo è tenuto al pagamento di un’imposta parametrata al numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per km eccedenti la soglia di 160 grammi CO2/Km. Importi dell’ecotassa: da 161 a 175 g 1.100 euro, da 176 a 200 g 1.600, da 201 a 250 grammi 2.000, oltre i 250 grammi 2.500 euro

 

LA PROPOSTA EMENDATIVA

Dal prima data raggiungibile, se la proposta verrà accolta: per i veicoli trasformati a GPL o Metano entro sei mesi dalla data di immatricolazione in Italia e fino al 31 dicembre 2021 il numero dei grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro del veicolo per la determinazione del contributo di cui al comma 1031 e dell’imposta di cui al comma 1042 è relativo al ciclo di prova NEDC, come riportato nel secondo riquadro al punto V.7 della carta di circolazione del medesimo veicolo detratto del 15%. L’avvenuta installazione dell’impianto GPL o metano deve essere confermata dal collaudo del veicolo presso gli uffici della Motorizzazione Civile.

 

IL MECCANISMO

In pratica – spiega Tramontano – partendo dal presupposto che la trasformazione a gas comporti un taglio delle emissioni del veicolo pari al 15%, si propone che ai fini della determinazione della tassa si tenga conto di tale contributo: una vettura che emetta ad esempio 180 gr/km di CO2 che passi alla doppia alimentazione scenderebbe a 153 gr/km e non dovrebbe pagare il previsto importo di 1.600 euro.

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