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16
Mar, Apr
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Carburanti alternativi, revisione Dafi

Politica
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Politica energetica europea.


Questa tormentata primavera ha visto comunque la ripartenza di una tappa importante per il futuro delle alimentazioni alternative. Il 6 aprile come previsto dal Green Deal è partito a livello UE l’iter per la revisione della direttiva Dafi sulle infrastrutture per il rifornimento dei carburanti alternativi, insieme a una nuova consultazione avviata dalla Commissione europea aperta a cittadini e portatori di interesse. L’intento è duplice: valutazione del quadro normativo e individuazione dei punti che un’eventuale nuova direttiva dovrà affrontare.

I PUNTI CRITICI
I punti di rifornimento/ricarica non sono abbastanza numerosi. La pianificazione nazionale non ha determinato l’atteso sviluppo dei veicoli a trazione alternativa.
La diffusione dei punti di rifornimento/ricarica inoltre, non è omogenea né tra i vari Paesi, né all’interno dei singoli Paesi.
I possessori di veicoli a trazione alternativa devono affrontare spesso il problema della mancanza di standard comuni, in particolare per quanto riguarda le ricariche elettriche.
Le reti elettriche attuali non sono attrezzate per garantire l’adeguata integrazione di un numero crescente di veicoli elettrici.

GLI OBIETTIVI
Aumentare i punti di ricarica e rifornimento in tutti gli Stati e per le diverse modalità.
Assicurare la interoperabilità delle infrastrutture e dei servizi di utilizzo dell’infrastruttura per i veicoli, le navi e gli aerei a trazione alternativa.
Rendere disponibili per i consumatori le necessarie informazioni riguardo a posizione, accessibilità, prezzi, modalità di pagamento e compatibilità delle infrastrutture. Agevolare la diffusione di infrastrutture intelligenti.
Neutralità tecnologica per massimizzare l’attrattiva dei carburanti alternativi per imprese e consumatori.

LE AZIONI
Pertanto la Commissione si attiverà per: estendere il campo di applicazione, ad esempio con la differenziazione per tipo di trasporto (leggero e pesante, porti, aeroporti); garantire una copertura minima sulla rete di trasporto stradale, nei porti e negli aeroporti; rafforzare la interoperabilità, tra cui protocolli di comunicazione e informazioni dei consumatori; promuovere con più forza la realizzazione di infrastrutture di ricarica intelligenti.

TRANSIZIONE ENERGETICA, APPELLO DEI PRODUTTORI
Le associazioni europee Acea (costruttori auto), Liquid Gas Europe (produttori GPL), ePure (produttori di etanolo rinnovabile), Ebb (biodiesel) e Upei (distributori carburanti)
con una dichiarazione congiunta hanno invitato la Commissione europea ad adottare un approccio neutrale sotto il profilo tecnologico nella revisione della direttiva Dafi: è indispensabile che tutti i
carburanti alternativi abbiano un ruolo nella transizione energetica. Sebbene sia importante fissare obiettivi a lungo termine l’Europa non dovrebbe respingere soluzioni già disponibili, economiche, redditizie dal punto di vista commerciale e che contribuiscono positivamente alla transizione energetica come i carburanti rinnovabili sostenibili e il GPL.
Il gruppo esorta quindi la Commissione a mantenere l’attuale definizione di carburanti alternativi, ovvero elettricità, idrogeno, biocarburanti, gas naturale e ga di petrolio liquefatto (GPL).

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