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Mar, Apr
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2017, ecoauto all’11,7%

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Grazie al gas, Italia prima in Europa 
Nuove immatricolazioni auto, l’andamento 2017 è stato disegnato da Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica): crescita per il quarto anno consecutivo da gennaio a dicembre, con 1.970.962 auto nuove vendute (incremento tendenziale 8%) anche se dicembre segue un calo del 3%.

Il mercato delle vetture ad alimentazione alternativa conquista il 13% a dicembre e l’11,7% da inizio anno con 230mila unità. In prima posizione confermate le auto a gas, con circa 162mila vetture, seguite da 66mila auto ibride (incluso plug-in) e solo 1.967 auto elettriche (di queste ultime solo il 14% intestate a privati). Questo significa che nel 2017 1 auto su 8,6 vendute è dotata di alimentazione alternativa.

Dicembre mostra un calo del 5% delle diesel, con aumento annuale del 7% e penetrazione del mercato scesa al 56,4% dal 57% del 2016.

Le vendite ai privati nei comuni capoluogo registrano un calo delle diesel (-7%) e benzina (-6%) ma un marcato aumento delle GPL (+28%) e ibride (+77%).

Questo dato fa dell’Italia il primo mercato ad alimentazione alternativa d’Europa e il secondo dopo la Norvegia per quota sul proprio mercato.

Risultati, ottenuti grazie allo sviluppo delle motorizzazioni a gas: oltre 911mila auto a metano e 2,2 milioni a GPL (dati 2016) con la più ampia rete distributiva in Europa. Il buon andamento delle vendite di vetture a GPL (+27%) riguarda sia i privati (+25%) che le società (+36%).

 

Effetto dieselgate

Nel 2017 oltre la metà delle auto vendute sono diesel. Quindi lo scandalo dieselgate Volkswagen e il mancato rispetto delle prestazioni energetiche e ambientali sui veicoli dichiarate da diverse marche, nonché le limitazioni alla circolazione in Italia non hanno limitato la diffusione delle auto a gasolio. Diversa la situazione in molti paesi europei: la Germania va al 39% dal 46% nel 2016, l’UK al 42% contro il 48%, la Francia al 47% (52% nel 2016).
Nei primi mesi del 2016 l’Istituto Motori del Cnr ha effettuato prove emissive su 18 veicoli diesel Euro 5 rappresentativi di oltre il 70% del parco circolante nazionale. Una prima serie di test è stata effettuata con la vettura installata sul banco a rulli, seguita da una seconda su pista con le vetture in movimento. Il rapporto finale ha evidenziato che “non è stata riscontrata la presenza di dispositivi di manipolazione” e che sulla base della procedura di omologazione attualmente in vigore, “i 18 veicoli hanno fatto registrare livelli di emissione compatibili con i dati di omologazione e quindi in regola con la vigente normativa di riferimento”. Diversi, invece, i risultati dei test effettuati in pista a motore caldo, cioè in condizioni più simili all’utilizzo reale: i livelli di emissioni sono risultati molto più alti, in particolare per gli ossidi di azoto (NOx), 1,7 volte superiori a quelli a motore freddo.
Resta il fatto che abbiamo un parco circolante molto anziano difficile da sostituire in tempi brevi, che trarrebbe grandi benefici da un punto di vista ambientale grazie alla trasformazione a gas.

 

Emissioni medie di CO2

Secondo elaborazioni Anfia su dati Ministero Infrastrutture e Trasporti, le emissioni medie di CO2 delle auto annuale vendute nel 2017 sono di 112,6 g/km con una lieve flessione (-0,3%) rispetto al 2016: il calo delle medie emissive sta molto rallentando rendendo più difficile il raggiungimento degli obiettivi comunitari e questa è un’altra importante ragione che avrebbe dovuto spingere il governo a incentivare l’acquisto e la trasformazione di auto a gas.

 

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