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Sab, Apr
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Auto elettrica: cresce il parco circolante

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Si è tenuto il 22 ottobre in videoconferenza il convegno “Mobilità Elettrica, Stato dell'Arte e Sviluppo Praticabile”, promosso da Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna e dall’Ordine degli Ingegneri di Bologna, durante il quale stati diffusi i numeri relativi al parco circolante elettrico e ibrido in Italia, con un focus sull'Emilia Romagna, anche nel confronto con le altre regioni.

Nel Belpaese al 31 dicembre 2019 circolavano 357.296 autovetture ibride ed elettriche, in crescita del 39,22% rispetto alla stessa data del 2018. Nel dettaglio, le elettriche registrano un + 86,97%, le ibride benzina un + 31,88 e le ibride gasolio un + 290,20.

 

Parco circolante Autovetture elettriche e ibride in Italia – Confronto 2018 / 2019

Alimentazione Unità al 31/12/2018 Unità al 31/12/2019 2018 vs. 2019 %
Ibride benzina 239.779 316.209 +31,88
Elettriche 12.156 22.728 +86,97
Ibride gasolio 4.705 18.359 +290,20
Totale 256.640 357.296 +39,22

Rielaborazioni Federmanager Bologna - Ferrara - Ravenna / Ordine degli Ingegneri di Bologna su dati ACI

 

In Emilia Romagna in termini percentuali il circolante autovetture elettrico e ibrido è superiore alla media nazionale – con l’1,40% si trova in terza posizione dopo Lombardia (1,62%)e Trentino Alto Adige (1,44%) – in testa la provincia di Bologna al 2,39%, seguita da Modena all’1,38 e da Reggio Emilia all’1,29.

A livello nazionale, sono sopra la media italiana anche Veneto, Lazio, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Le ultime posizioni della classifica sono invece occupate da Calabria, Basilicata e Campania.

Se è vero che queste alimentazioni rappresentano lo 0,9% del circolante totale, che è pari a 39.545.232 autovetture, è vero anche che gli incrementi annuali sono significativi, in linea con un aumento dell’offerta di modelli nuovi sul mercato e con una sempre maggiore richiesta di mobilità sostenibile.

Quali prospettive per il futuro? Gli ultimi numeri relativi alle immatricolazioni di auto nuove sono significativi: anche in Italia, come nel resto dei Paesi europei, il mercato delle auto elettrificate non subisce battute d’arresto a fronte di un mercato complessivo in forte calo.

“Come ha riportato Anfia, l’ Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica – sottolinea Roberto Pettinari, responsabile della Commissione Sostenibilità e Infrastrutture per Ambiente, Territorio, Energia di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna, moderatore del convegno - a settembre 2020 una vettura venduta su quattro è elettrificata. Le vendite di elettriche pure (BEV) hanno segnato un + 224%, le ibride plug-in (PHEV) un + 268%, le ibride benzina + 252% e le ibride gasolio +50%.”

Ibride ed elettriche hanno tutte segno positivo anche nei primi nove mesi dell’anno, in particolar modo le BEV (+125%) e le PHEV (+213%). Con 125.171 ibride mild/full e 29.952 BEV/PHEV immatricolate da inizio anno, le auto elettrificate valgono il 16% del mercato.

Parco Circolante Autovetture elettriche e ibride al 31/12/2019

Regione Elettricità Ibrido Benzina Ibrido Gasolio Totale (unità) % sul circolante totale
Lombardia 3.954 92.825 3.842 100.621 1,62
Trentino Alto Adige 5.606 10.600 687 16.893 1,44
Emilia Romagna 1.542 37.053 2.192 40.787 1,40
Veneto 1.813 36.494 2.454 40.761 1,28
Lazio 2.626 41.952 1.462 46.040 1,21
Friuli Venezia Giulia 349 7.832 418 8.599 1,07
Piemonte 1.374 25.601 1.264 28.239 0,96
Liguria 309 6.795 350 7.454 0,88
Toscana 2.812 17.288 1.412 21.512 0,83
Umbria 190 3.483 344 4.017 0,62
Valle d'Aosta 66 1.175 54 1.295 0,61
Marche 273 5.422 556 6.251 0,60
Abruzzo 187 3.726 339 4.252 0,48
Sardegna 253 3.609 215 4.077 0,38
Puglia 324 5.877 852 7.053 0,29
Molise 22 467 47 536 0,25
Sicilia 440 7.164 592 8.196 0,24
Calabria 115 2.549 311 2.975 0,23
Basilicata 52 622 126 800 0,21
Campania 421 5.675 842 6.938 0,20
Totale 22.728 316.209 18.359 357.296 0,90

Rielaborazioni Federmanager Bologna - Ferrara - Ravenna / Ordine degli Ingegneri di Bologna su dati ACI

Hanno detto

A dare la sua visione dello stato dell'arte, con l’intervento Considerazioni sulla mobilità: la sostenibilità concretamente e gradualmente attuabile è Massimo Kolletzek (Sistemi di trasporto e mobilità, già Direttore Operativo Aeroporto di Bologna), che commenta: “Nel mio intervento ho analizzato, sulla base di elementi tecnici, ambientali, economici e sociali, la reale sostenibilità dell'accelerazione verso la mobilità elettrica, spinta sia da normative sempre più stringenti sia dal business, sia pure legittimo, che ne deriva. Emerge quindi l'opportunità di un trasferimento più graduale, al passo con l'evoluzione tecnologica delle batterie e di un più esteso impiego di fonti rinnovabili per la ricarica. Poiché allo stato attuale le emissioni vengono trasferite dalla strada alle centrali, gli accumulatori presentano aspetti negativi in corso di soluzione e i costi dei mezzi sono ancora elevati, possiamo affermare che fino al superamento di queste criticità la mobilità elettrica non può essere considerata davvero sostenibile.”

Delle radici storico-tecnologiche ha parlato Mauro Tedeschini, giornalista, con l’intervento Evoluzione della Mobilità Elettrica dalle origini al Terzo Millennio, Mezzi e Tecnologie Utilizzate nel Tempo, che ha sottolineato: “Con il 2020 l’auto elettrica sta diventando di massa, con l’arrivo di decine di nuovi modelli già nel 2021 si arriverà a circa 50 mila auto a batterie vendute in Italia. Tutti i grandi gruppi mondiali, a partire da Volkswagen e Renault, assicurano che questo è il futuro immediato: dobbiamo salire su questo treno e investire sulle rinnovabili per far sì che questa forma di mobilità sia veramente a emissioni zero.”

Le evoluzioni normative, in particolare L'approccio all'elettrico su scala regionale e l'interoperabilità della rete. Progetti pilota e accordi per la realizzazione dell'infrastruttura di ricarica sono state invece illustrate da Alessandro Meggiato (Direttore Servizio Trasporto pubblico e Mobilità sostenibile Regione Emilia Romagna, Responsabile progetto «Mi Muovo Elettrico»). “La Regione - ha detto - ritiene che lo sviluppo della mobilità elettrica sia un fattore fondamentale per la sostenibilità ambientale del sistema dei trasporti. Da almeno un decennio è impegnata a promuoverla nel suo ruolo di ente di programmazione, coinvolgendo gli enti locali, le imprese e gli operatori di trasporto pubblico.”

A Massimo Gamba (Consulente e Formatore specializzato del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano – in impianti fotovoltaici e infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici), il compito di raccontare le Sfide Tecnologiche ed Infrastrutturali legate allo sviluppo della mobilità elettrica di oggi e di domani: “Il Piano Nazionale delle Infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici prevede che in Italia saranno installati almeno 125.000 punti di ricarica. Il nuovo fabbisogno di energia elettrica non sarà un problema per quanto riguarda la potenza di generazione disponibile, mentre richiederà la realizzazione di nuove Smart Grid che mediante un sistema di contatori intelligenti, prezzi “dinamici” e sistemi di accumulo, garantiranno di ottimizzare i flussi e i consumi di energia elettrica. Le sfide che ci attendono rappresentano una svolta epocale e daranno lavoro a molteplici figure professionali anche al di fuori del settore Automotive.”

Infine, si è parlato di applicazioni concrete sul territorio con Corrente: un caso reale ed avanzato di E-Mobility, relatore Fabio Teti (Direttore Finanza, Controllo e Sviluppo Commerciale Tper, Responsabile progetto car sharing «Corrente»). “Corrente – ha spiegato - è un servizio di car sharing voluto e gestito da una società che si occupa di trasporto pubblico locale. E’ un servizio completamente a mercato che nasce però per essere naturalmente complementare al nostro sistema di autobus e di treni regionali (attraverso la società partecipata Trenitalia-Tper). Il nostro è un car sharing 100% elettrico nato a Bologna due anni fa, e già “sbarcato” a Ferrara, che nelle nostre intenzioni rappresenta anche un modello di intermodalità. E i nostri 30mila iscritti sembrano essere d’accordo con noi: molti di loro sono infatti anche abbonati Tper “tradizionali” e usano le nostre 280 auto per l’“ultimo miglio”, la gita fuori porta, per fare la spesa o uscire una sera a cena”.

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