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Ven, Apr
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Clima, allarme IPCC: agire subito!

Ambiente
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Per contenere il riscaldamento globale

Limitare il riscaldamento globale a 1,5°C richiede cambiamenti rapidi, lungimiranti e senza precedenti in tutti gli aspetti della società.

Lo ha affermato l’IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change, gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico dell’Onu – in un nuovo rapporto sul riscaldamento globale diffuso a Incheon, in Corea del Sud, lo scorso ottobre.

Della redazione si sono occupati 91 autori provenienti da 40 paesi sotto la leadership scientifica dei tre working group dell’IPCC, in risposta ad un invito avanzato dalla Convenzione Quadro per i Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC) nel 2015 quando fu adottato il Trattato di Parigi.

 

GLI IMPATTI DA EVITARE

Il rapporto evidenzia gli impatti dei cambiamenti climatici che potrebbero essere evitati limitando il riscaldamento globale a 1,5°C anziché 2°C o più. Per esempio, entro il 2100 l’innalzamento del livello del mare su scala globale sarebbe più basso di 10 cm con un riscaldamento globale di 1,5°C rispetto a 2°C. La probabilità che il Mar Glaciale Artico rimanga in estate senza ghiaccio marino sarebbe una in un secolo nel primo caso contro una ogni decennio nel secondo. E ancora, le barriere coralline diminuirebbero del 70-90% con un riscaldamento globale di 1,5°C, mentre con 2°C andrebbero perse quasi completamente (>99%). 

 

MA SI PUÒ ANCORA AGIRE

Gli esperti hanno messo nero su bianco che limitare il riscaldamento globale a 1,5°C richiederebbe rapide e lungimiranti transizioni in molti settori quali suolo, energia, industria, edilizia, trasporti e pianificazione urbana. Le emissioni di CO2 nette globali prodotte dall’attività umana dovrebbero diminuire di circa il 45% rispetto i livelli del 2010 entro il 2030, raggiungendo lo zero intorno al 2050. Questo vuol dire che ogni emissione rimanente dovrebbe essere bilanciata dalla rimozione di CO2 dall’atmosfera.

 

ALLE PRESE CON GLI EFFETTI DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

I due Co-Presidenti del Working Group 1, che valuta le basi fisico-scientifiche dei cambiamenti climatici, hanno commentato così.

Uno dei messaggi chiave che emerge da questo rapporto – ha detto Panmao Zhaiè che stiamo già vedendo le conseguenze di un riscaldamento globale di 1°C (sopra ai livelli preindustriali, ndr) quali l’aumento di eventi meteo estremi, l’innalzamento del livello del mare, la diminuzione del ghiaccio marino in Artico.

La buona notizia – ha spiegato Valerie Masson-Delmotteè che alcune delle azioni che sarebbero necessarie per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C sono già in corso in alcune regioni, ma avrebbero bisogno di un’accelerazione

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