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Ven, Apr
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ACI, Sticchi Damiani: "Assurdo fermare auto nuove. Provvedimenti irrazionali penalizzano automobilisti e ambientalisti"

Ambiente
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Non ha senso bloccare le Euro6 e incentivare con sgravi fiscali l'uso di 4,2 milioni di auto che hanno più di 20 anni. ACI preoccupato per ricadute su mercato auto e occupazione.

Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI (Automobile Club Italia) esprime l'assoluto dissenso della Federazione sulla demonizzazione dei diesel Euro6, "blocchi del traffico ingiustificati, che non hanno alcun fondamento scientifico e non garantiscono risultati certi”. Boccia così senza riserve ogni limitazione alla mobilità con provvedimenti “privi di logiche comprensibili ed accettabili”.


"Queste misure – continua Sticchi Damiani - non producono alcun reale vantaggio ambientale ma creano solo svantaggi, in termini di disagi economici e sociali per i cittadini, a fronte di non si sa quante polveri sottili risparmiate. Le auto di ultima generazione, anche diesel, hanno un impatto ambientale irrisorio, notevolmente inferiore ad altre motorizzazioni. Con provvedimenti irrazionali come questi, non si danno risposte serie alle importanti istante degli ambientalisti e si creano disagi inutili a milioni di cittadini”.


“È assurdo – sottolinea – che, da un lato, si blocchino le Euro6 e, dall’altro, si incentivino con sgravi fiscali la conservazione e la circolazione di 4,2 milioni di auto - il 10,77% del parco circolante italiano – che hanno da 20 a 30 anni”.


Il Presidente dell'ACI si dice, infine “seriamente preoccupato per l’impatto negativo sul mercato e il forte rischio di perdita di posti di lavoro, sia nella produzione che nella vendita di queste auto”. “Tali provvedimenti – conclude – presentano costi certi, per quanto riguarda danni a cittadini e imprese, a fronte di benefici assolutamente incerti, per quanto riguarda la qualità dell’aria e dell’ambiente”.

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