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Ven, Apr
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Green Deal: la strategia dell’Unione Europea per il 2030

Ambiente
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Nel discorso di insediamento la commissione guidata da Ursula Von der Leyen ha annunciato un piano ambizioso : il Green Deal europeo. Il piano rappresenta una tabella di marcia con azioni volte a promuovere l'uso efficiente delle risorse passando a un'economia pulita e circolare; inoltre ripristinare la biodiversità e ridurre l'inquinamento.

Dal Dicembre 2019 sono stati fatti molti passi in avanti, dalla presentazione del piano di investimenti, al patto europeo sul clima fino al piano d’azione per l’economia circolare. Il 20 maggio 2020 è stata inoltre presentata la strategia "Dal produttore al consumatore" per rendere i sistemi alimentari più sostenibili, in aggiunta alla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 per proteggere le risorse naturali fragili del nostro pianeta. Ciò è avvenuto in presenza del Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo Frans Timmermans, il Commissario per la Salute e la Sicurezza Alimentare Stella Kyriakides e il Commissario per l’Ambiente, Oceano e Pesca Virginijus Sinkevičius.

Il Green Deal si pone come obiettivi principali il raggiungimento di un impatto climatico prossimo allo zero intorno al 2050 e una crescita economica che non sia connessa all’uso di risorse.

La strategia per la biodiversità

L’Unione Europea ha deciso di analizzare e affrontare le cause che hanno portato a un calo della biodiversità, attraverso una totalità di 39 azioni da completare entro il 2030. Tutto ciò implica un ripristino degli ecosistemi degradati e un miglioramento delle condizioni per le specie a rischio e protette, il tutto al fine di ridurre l’inquinamento.

In questo senso vanno le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen:

"Il risanamento della natura è fondamentale per il nostro benessere fisico e mentale e può contribuire a combattere i cambiamenti climatici e l'insorgere di malattie. Si inserisce al centro della nostra strategia di crescita, il Green Deal europeo, e fa parte di un modello di ripresa europea che restituisce al pianeta più di quanto prende."

Tra le proposte dell’UE troviamo la decisione di creare zone protette per almeno il 30% della superficie terrestre in Europa e per il 30% dei mari, oltre a una protezione più rigorosa di tutte le foreste primarie e antiche ancora esistenti. Per quanto riguarda gli ecosistemi, l’Unione si è posta l’obiettivo di aumentare l'agricoltura biologica e gli elementi caratteristici di un'elevata biodiversità sui terreni agricoli, e ridurre i rischi e l’uso di pesticidi del 50% entro il 2030. Inoltre essendo una risorsa importante per il controllo dell’ Co2 e della qualità dell’aria, verranno piantati 3 miliardi di alberi entro il 2030. A questo proposito, piantare alberi contro i cambiamenti climatici potrebbe non bastare come strategia, nonostante vi siano indubbiamente effetti positivi. In aggiunta è previsto il ripristino di almeno 25 000 km di fiumi a scorrimento libero. L’Unione Europa ha preventivato un budget di spesa di 20 miliardi all’anno per la biodiversità, provenienti sia da fondi UE ma anche nazionali e privati. A tale proposito l’Unione vuole assumere un ruolo di primo ordine a livello mondiale per affrontare temi complessi come la biodiversità.

La strategia dal produttore al consumatore

L’obiettivo principale di questa strategia implementata dall’UE è quello di raggiungere un sistema alimentare che sia più sano e sostenibile, potenziando l'agricoltura biologica e garantendo un giusto compenso a tutte le parti del processo. Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, citando anche la pandemia da Covid-19 spiega:

"La crisi del coronavirus ha dimostrato la vulnerabilità di tutti noi e l'importanza di ripristinare l'equilibrio tra l'attività umana e la natura. La strategia sulla biodiversità e la strategia "Dal produttore al consumatore" sono il fulcro dell'iniziativa Green Deal e puntano a un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari e biodiversità: proteggere la salute e il benessere delle persone e, al tempo stesso, rafforzare la competitività e la resilienza dell'UE. Queste strategie sono una parte fondamentale della grande transizione che stiamo intraprendendo.”

In questa direzione, la Commissione prenderà provvedimenti per ridurre del 50% l’uso di pesticidi in agricoltura, i quali sono causa di inquinamento del suolo, acqua e aria. Inoltre il piano prevede di ridurre inoltre l’eccesso di nutrienti, senza danneggiare il suolo, e diminuire l’uso di fertilizzanti anch’essi causa di inquinamento. In conclusione, l’UE si propone di limitare la vendita di sostanze antimicrobiche per allevamento e agricoltura, essendo la causa di 33 000 vittime ogni anno.

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