Le autovetture immatricolate nel 2020 nell’UE, in Islanda, Norvegia e Regno Unito rilasciano il 12% in meno di emissioni di CO2 rispetto a quelle del 2019, passando da 107.5 g CO2/km a 14.5 g CO2/km.
E’ il dato pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente che testimonia un minor impatto ambientale delle nuove automobili presenti sul mercato.
L’aumento del numero di immatricolazioni di veicoli elettrici ha giocato un ruolo fondamentale: si stima infatti che le vendite di questi ultimi siano triplicate negli ultimi tre anni, passando dal 3,5% del 2019 all’11,6% del 2020.
Le misure ambientali messe in atto dagli Stati membri, sottolinea una nota della Commissione, hanno inoltre fornito un prezioso contributo per la diffusione di veicoli a basse o a zero emissioni. Si tratta del più consistente calo delle emissioni dal 2010, anno in cui sono state introdotte norme rigorose in materia di emissioni di CO2 per le autovetture.
La maggior parte delle aziende produttrici di veicoli ha rispettato i limiti imposti dall’UE, tuttavia chi ha sforato gli obiettivi per le emissioni sarà obbligato a un pagamento di oltre 500 milioni di € e si stima che le norme per le sostanze di scarico saranno ancora più stringenti: nel pacchetto “Pronti per il 55%” (Fit for 55), presentato nel luglio 2021, ci si prepara a un controllo ancora più rigido della quantità di emissioni prodotte dalle automobili.
