Avvertenza: questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per ulteriori informazioni o per negare il consenso all'installazione di tutti o di alcuni cookie si veda l'informativa sui cookie.

18
Gio, Apr
Advertisement

Diesel + GPL e... bioetanolo! Anche in pista si può

Tecnica
Tipografia

L’autodromo di Vallelunga è stato teatro di una serie di test per l’Alfa Racing Club volti a dimostrare il funzionamento di due vetture sperimentali che adottano sistemi ACStag ed EcoWorld Gas.

Obiettivo, collaudare in pista alle massime prestazioni tali sistemi, uno diesel GPL e uno bioetanolo GPL. Pilota collaudatore l’italo monegasco Fulvio Maria Ballabio, fondatore della squadra corse Montecarlo Engineering nonchè console del Principato di Monaco ed ex campione di automobilismo e motonautica.
La prova in pista è stata programmata con il tecnico Alfa Romeo Ennio Mosca, coadiuvato dagli amministratori della Eco World Gas Vincenzo Mosca e Jordan Radev. I test – spiega Ballabio – effettuati dopo un accurato lavoro al banco prova, hanno dato risultati più che soddisfacenti e sono stati sviluppati sul bellissimo autodromo romano già in vista e previsione della stagione
gare 2020.

UNA GIORNATA PER ESPERTI
Una prima prova, quella di Roma del console Ballabio, vicino ai principi della Fondazione Prince Albert 2 (nota nel mondo per le sue campagne ecologiche), alla quale hanno assistito solo alcuni invitati selezionati, tra questi Sergio Peroni, da anni organizzatore di gare auto per la Peroni Race Group e noi di Ecomobile. L’entusiasmo di Ballabio è grande: L’Alfa diesel e il suo sistema per ridurre la CO2 faranno parlare, in quanto la rossa Alfa Romeo 159 JTD sperimentale Diesel/ GPL, qui provata già in conformità racing, era dotata del più potente motore 5 cilindri diesel mai realizzato prima da Alfa Romeo, preparato oggi da Alfa Racing Club, da oltre 300 hp!
Nella stessa occasione è stata collaudata una seconda vettura, la Mito già vincitrice del mondiale Energie Alternative pilotata da Massimo Liverani e portata in pista anch’essa alimentata a GPL ma con un sistema bifuel a bioetanolo, che aiuta l’auto ad economizzare fino al 70% di CO2.

IL GPL PER INQUINARE MENO
I sistemi di conversione a GPL dei mezzi diesel, sottolineano i promotori dei test, costituiscono uno strumento per l’immediata riduzione delle emissioni di CO2 e sono accessibili a tutti i motori diesel per auto e trasporti, tra cui quelli via acqua per mare, laghi e fiumi.
Il motore diesel – sostiene Fulvio Maria Ballabio – grande accusato e responsabile degli ultimi anni per la sua alta produttività di CO2 , potrà quindi avere una importante chance di ridurre il suo attuale stato di inquinatore grazie all’aiuto che verrà dal GPL e dai sistemi tecnici di trasformazione creati da AC-Stag ed Eco World Gas srl, che porteranno i diesel normali a livello E6.

AUTO DA CAMPIONATO
Nel programma 2020, Alfa Racing e Montecarlo Engineering schiereranno ben 4 vetture eco con GPL e bioetanolo, rispondenti alla Cat VIII della Fia. Questo nei vari campionati italiani ed europei della Peroni Group, in Coppa Italia con Alfa 159 e Mito, nel GT Open Europe con la TMC V8 Alfa Romeo Nanni Galli e nella World Cup Ecorally con Giulietta, pilota ancora Liverani,
sempre affidandosi ai prodotti ACStag, Eco World Gas srl e dell’MC Bioracing.

ANCHE PER MARE
Montecarlo Engineering si sta inoltre preparando per dei test in mare in collaborazione con Eco World Gas srl utilizzando imbarcazioni diesel + GPL e motori fuoribordo resi a bioetanolo con le centraline MC Biomarine per ridurre il più possibile anche in ambiente marino la CO2.
Proprio dove l’impatto zero con i sistemi Hybrid ed Elettrici attuali non è ancora arrivato continua Ballabio si sta quindi provando a proporre una energia transitoria di altro tipo con un impegno
sportivo promosso ed appoggiato anche da Fim (Federazione Italiana Motonautica) e Coni con i loro presidenti Vincenzo Iaconianni e Giovanni Malagò.

Prevista anche la partecipazione a gare di motonautica con barche “formula “ al 100% a bioetanolo, specialmente quello no food derivato dagli scarti del vino.

I SISTEMI DI ECO WORLD GAS SRL
Eco World Gas srl – www.gaseco.it – partner di Montecarlo Engineering per i test in pista, è un’azienda di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, distributrice di ricambi e impianti GPL e metano per veicoli a motore diesel e benzina. Dispone di una rete su tutto il territorio nazionale ed è convenzionata con oltre 1000 officine autorizzate a installare i suoi prodotti.
La continua ricerca – ci raccontano i soci, Vincenzo Mosca e Jordan Radev mirata all’individuazione di tecnologie per l’utilizzo di carburanti alternativi in autotrazione, ci ha portati a realizzare una nuova attrezzatura denominata EWG Stag, di cui siamo esclusivisti. Questa consente la conversione GPL delle nuove motorizzazioni benzina a iniezione diretta FireFly sviluppata da Fca e montata su Jeep Renegade e Fiat 500X.
L’azienda dispone inoltre di un kit GPL che può convertire tutti i motori diesel da Euro 0 a Euro 6. Ma come funzionano questi sistemi diesel GPL? La parola agli Amministratori Vincenzo Mosca e Jordan Radev.
Il GPL è comunemente impiegato sui motori benzina secondo lo schema bifuel, cioè utilizzando un carburante o l’altro in maniera completamente alternativa. Questo è possibile perché il benzina è un motore ad accensione comandata tramite le candele, che sono in grado di innescare l’esplosione sia della benzina che del GPL.
Il motore diesel invece è definito ad accensione spontanea, che avviene mediante la compressione del gasolio. Dal momento che il GPL non si innesca per compressione è necessario mescolarlo al gasolio, pertanto i due carburanti non sono immessi in alternativa, ma vengono miscelati, dunque mixed fuel.
La miscela (combustibile) composta da diesel e da GPL arriva nella camera di combustione dove viene mescolata con l’aria (comburente). La pressione esercitatadal pistone in risalita incendia il gasolio che a sua volta innesca anche il GPL, avviando la fase di detonazione.
Per creare l’accensione spontanea il GPL viene mescolato al gasolio secondo un rapporto che varia da motore a motore, ma che, solitamente, per i motori di ultima generazione vede il 40% di diesel e il 60% di GPL. In altri casi si va da un 60% da gasolio e al 40% da GPL.
La miscelazione è regolata in base ad alcune variabili: tipologia, configurazione, potenza e anno del motore.
Su percorrenze extraurbane un veicolo euro 2-3-4 consuma fino al 45% di gasolio e 55% di gas, mentre nei motori di ultima generazione (euro 5 e 6) il consumo di gasolio è ancora minore (60% gas, 40 % gasolio).
Dal punto di vista meccanico per un impianto GPL su auto diesel non sono necessarie modifiche al motore, se non l’installazione degli iniettori che portano il GPL direttamente nei collettori di aspirazione e della centralina elettronica di gestione. Il veicolo (auto, veicolo commerciale, autocarro, camion, pullman, trattore) mantiene inalterata la sua struttura e le proprie caratteristiche originali.
Con questa tecnologia si ottiene una combustione migliore, meno inquinante che riduce le emissioni di idrocarburi all’origine.
Il serbatoio del gas viene installato nel bagagliaio o al posto della ruota di scorta, sia di forma cilindrica che toroidale, e la bocchetta di rifornimento può essere collocata o sotto il paraurti o vicino al bocchettone del gasolio.

BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS