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20
Sab, Apr
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Ibrido ancora più green con il metano

Tecnica
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C’è una nuova opportunità per gli amanti dell’auto ecologica a basso impatto ambientale: grazie a una recente omologazione del sistema di conversione, le vetture ibride possono essere trasformate anche a metano. 

Duplice il beneficio: per il portafoglio, vista la riduzione al minimo dell’utilizzo della benzina e per l’ambiente, dato che le emissioni del metano sono davvero ridottissime. Ad ottenere l’omologazione da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti per le tipologie di motori Euro 6D Temp, anche per configurazioni a gas naturale, nel corso del 2020 e prime in Italia, sono state Ecomotive Solutions (Serralunga di Crea, Al) e Autogas Italia (Modena), che fanno parte del gruppo Holdim, specialista nella calibrazione motore.

 

UNA SOLUZIONE PER LA TRANSIZIONE

Come sottolineato dalle due aziende, nell’ampia finestra di transizione verso la mobilità elettrica, la soluzione ‘hybrid’ si è ritagliata il ruolo di miglior compromesso tra la necessità di abbattere le emissioni e quella di conservare autonomia e facilità d’uso delle auto tradizionali. In questo scenario, poter utilizzare carburanti alternativi ecologici ed economici come il gas naturale compresso (CNG) in sostituzione di benzina o gasolio rappresenta un ulteriore punto di forza che accresce l’impronta ‘green’ dei modelli a propulsione ibrida. Per questa ragione si sta rapidamente consolidando anche in Italia il mercato delle trasformazioni a gas di auto ibride, grazie allo sviluppo di tecnologie, al knowhow acquisito dagli installatori e a una maggior sensibilità diffusa nell’utenza.

 

EMISSIONI, I TEST

Il metano, come confermano i test, produce meno emissioni sia inquinanti sia climalteranti rispetto ai carburanti tradizionali, con benefici particolarmente evidentiquando è ricavato da fonti sostenibili e rinnovabili come le biomasse (biometano). Un veicolo ibrido convertito a metano può arrivare ad emettere il 24% in meno di anidride carbonica (CO2) rispetto allo stesso veicolo benzina/ibrido, spiegano le due aziende, che hanno rilevato i dati effettuando test con strumentazione PEMS (Portable emissions measurement system).

 

LA VETTURA PILOTA

Lo sviluppo per la tipologia di veicoli ibridi a metano è stato effettuato su una Toyota C-HR 1.8 Hybrid; il sistema di doppia alimentazione hybrid/benzina + CNG risulta essere l’unico riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Bene le prestazioni: il banco prova potenza su cui è stata testata la vettura ha restituito gli stessi valori del funzionamento originario a benzina. Su strada non sono state evidenziate alterazioni del comportamento di guida. La vettura pilota è stata messa a disposizione per questo progetto da Snam4Mobility.

L’auto è entrata a fare parte della flotta ecologica dell’azienda, alla cui implementazione stanno collaborando anche Ecomotive Solutions e Autogas Italia. Snam, spiega una nota, è impegnata a dare impulso alla decarbonizzazione dei trasporti in Italia investendo sia nel rafforzamento della rete di distributori di gas naturale per auto (CNG) e camion (LNG) sul territorio nazionale – che è già oggi la più sviluppata in Europa – sia nella realizzazione di impianti di biometano.

 

LA NORMATIVA

A regolamentare l’omologazione e l’installazione di sistemi di adattamento GPL e metano per i veicoli ibridi già in circolazione è la circolare della Motorizzazione 27253 del 5 novembre 2013. Il documento prende atto del fatto che risultano sempre più numerose le richieste di trasformazione dell’alimentazione di veicoli ibridi ad alimentazione a gas. Come noto – evidenzia la circolare – i veicoli ibridi in circolazione sono dotati di propulsione meccanica ricavata da un carburante di consumo e da un dispositivo per l’immagazzinamento dell’energia elettrica. In previsione di istanze da parte dell’utenza tese ad ottenere l’autorizzazione alla circolazione di veicoli ibridi con l’installazione di impianto a gas LPG/CNG si rende necessario chiarire la procedura da seguire per la loro omologazione-

 

CONVERSIONE DELLA TOYOTA C-HR HYBRID

Protagonista della trasformazione con lo specifico kit messo a punto da Ecomotive Solutions e Autogas Italia, il crossover compatto C-HR. Ecco gli interventi effettuati sulla vettura.

VANO MOTORE – Qui sono alloggiati un riduttore di pressione a doppio stadio, una centralina elettronica per il controllo e la gestione del sistema metano, un rail quattro iniettori metano (foto 1).

BAGAGLIAIO – Nell’ottica di salvaguardare la capacità volumetrica originale, è stata progettata una soluzione ‘su misura’ che prevede l’alloggiamento di tre serbatoi da 24+24+22 litri che permettono un’autonomia variabile di 300-350 km in base alle percorrenze e alle condizioni di utilizzo del veicolo (foto 2 e 3).

PRESA DI CARICA – Posizionata lateralmente nella parte posteriore del veicolo all’esterno della carrozzeria, consente il rifornimento dei serbatoi (foto 4).

ATTIVAZIONE DEL SISTEMA – Nell’abitacolo un commutatore permette di selezionare il tipo di combustibile, verificare il livello di metano presente nei serbatoi e ricevere informazioni di eventuali anomalie. Il kit di trasformazione a metano utilizzato è adatto per motori a iniezione diretta e indiretta ed è disponibile presso le officine convenzionate. Un sistema della stessa tipologia è disponibile anche per (foto 4) la conversione a GPL.

 

 

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