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Sab, Apr
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L’elettrico e i commerciali leggeri. L’esperienza Nextem

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La città del libeccio, vento di sud ovest che agita il mare e ripulisce l’aria e mette in evidenza i colori che i macchiaioli hanno così ben dipinto: a Livorno ha sede Nextem Italia, che distribuisce automezzi interamente elettrici.

Continua a crescere l’interesse di cittadini ed istituzioni verso la mobilità elettrica, nel settore auto e in quello dei mezzi di trasporto. 
Abbiamo intervistato Emiliano Niccolai, livornese, presidente di Nextem Italia.

Quando e perché è nata Nextem Italia?
La storia parte da lontano. Sono attratto dalla mobilità elettrica fin da quando ne ho sentito parlare. Eravamo all’inizio, i mezzi erano pesanti, le batterie poco performanti e l’elettrico era quasi esclusivamente confinato all’interno di aziende o enti. I problemi legati all’inquinamento ambientale e alla difficoltà di movimento nelle aree urbane hanno dato spinta allo sviluppo di mezzi agili, facili da guidare e mantenere, adatti a quei tipi di spostamenti. Ho maturato esperienza e conoscenza di mezzi, aziende produttrici, uomini che le dirigono e delle necessità del mercato. Mi ha consentito di coagulare le forze necessarie per iniziare nel 2020 questa nuova esperienza con Nextem.

Conoscenza di aziende e uomini che le dirigono. Quali e dove sono?
Oggi il maggior produttore è la Repubblica Popolare Cinese: la gran parte delle conoscenze tecniche e dell’ingegneria necessaria a produrre mezzi totalmente elettrici solidi, durevoli e dotati di autonomia sufficiente a soddisfare le esigenze per le quali sono stati progettati risiede in quel Paese. Le tipologie di prodotto sono assai diverse tra di loro: l’esperienza e la conoscenza portano a selezionare produttori che garantiscono costanza nella qualità al giusto prezzo.

Qual è la vostra offerta sul mercato attuale?
Abbiamo vetture che possono soddisfare le esigenze di mobilità urbana già a partire da giovani di quattordici anni, dotati del cosiddetto patentino. Il nostro listino comprende inoltre cinque versioni diverse di un mezzo che può essere guidato già da sedicenni in possesso della patente A1 per arrivare al top di gamma, guidabile con patente di tipo B, che ha autonomia di ben 240 kilometri. 
Mi lasci dire che il prodotto che sta incontrando il maggior interesse è il veicolo commerciale Orca, un omaggio alla potenza e alla bellezza del principe dei mari.
Un mezzo molto versatile e maneggevole, studiato per logistica e commercio locale, adatto ad impieghi più diversi, semplice da usare e con poca o nulla necessità di manutenzione. 

Interessante, ci parli di questo mezzo: oggi molte aziende pubbliche e private convertono in elettrico almeno una parte del parco veicoli.
Con piacere. Si tratta di un mezzo di dieci quintali di portata che poggia su un solido telaio in acciaio. Colpisce molto vedere lo chassis senza sovrastrutture per la sua solidità e semplicità delle componenti, il che significa minori problemi e malfunzionamenti. Il motore, avvitato sull’asse posteriore senza l’uso di rinvii e leveraggi, è controllato da centraline racchiuse in soli due contenitori stagni. Il pacco batterie è posizionato nella parte inferiore e già predisposto per lo swapping (ndr: scambio rapido del pacco batterie). La batteria ausiliaria è sul fianco sinistro e facilmente accessibile. La cabina offre un ottimo confort di guida ed è dotata di aria condizionata. Uno schermo touch screen consente la piena connettività anche con sistemi informatici aziendali. 
Diversi gli allestimenti dal cassone con sollevatore elettrico dai bidoni di spazzatura per la differenziata, al pick-up senza ribaltabile o ribaltabile su tre lati, alla cella frigo oppure al cassone chiuso adatto alle consegne dell’ultimo miglio.

Autonomia e tempi di ricarica?
Grazie alle sue dimensioni il mezzo è adatto all’impiego in aree urbane. La batteria consente di percorrere di 200 km nel ciclo urbano, più che sufficienti a coprire le esigenze di ogni attività commerciale. La ricarica avviene in tempi contenuti: in cinque ore utilizzando la rete domestica, tre ore ricaricando con un flusso energetico a 6,6 kw. 
Mi lasci aggiungere che il nostro fiore all’occhiello per enti o imprese che devono utilizzare continuativamente il mezzo, senza interruzioni per la ricarica, è la nostra swapping station. Abbiamo racchiuso il tutto in un container dove le batterie vengono ricaricate in condizioni ideali di temperatura e di flusso di energia, per una maggior durata ed efficienza delle stesse. Il nostro mezzo sale sulla rampa laterale dove un segnale acustico avverte l’operatore del suo corretto posizionamento. L’autista deve uscire dalla cabina per ragioni di sicurezza e premendo un pulsante avvia il ciclo di scambio batterie, in modo automatico e in soli tre minuti, poi il mezzo può essere utilizzato per l’intero turno di lavoro.

Quali vantaggi per le imprese? Si può dire che un solo veicolo può coprire più turni senza tempi morti?
Certamente. I vantaggi in termini di produttività sono legati anche alla ridotta o assente necessità di fermo per manutenzioni, e relativi costi. Operatività senza interruzioni, come si dice 24/7, oltre alla possibilità di utilizzare fonti rinnovabili per la ricarica: le imprese possano valutare i benefici che si ottengono con il nostro sistema. Orca si muove agilmente anche nei centri urbani più angusti, grazie alle dimensioni ridotte e ad un angolo di sterzata di soli dieci metri. La propulsione elettrica consente di raggiungere rapidamente la velocità di percorrenza e non stressa gli autisti che non devono lavorare con il cambio di velocità: fattori di cui tener conto quando vengono operate le scelte dei mezzi aziendali.

Dottor Niccolai come vede il futuro per Nextem Italia e più in generale per la mobilità elettrica?
Ormai la strada è segnata. Non possiamo più permetterci di utilizzare combustibili fossili in modo incondizionato. Lo richiedono l’intero pianeta e i cittadini che risiedono nei centri urbani. La mobilità elettrica è una realtà oggi utilizzabile ed incrementando la quota rinnovabile nella produzione di energia possiamo garantire a noi e alle future generazioni un’aria migliore. La stessa che garantisce a noi livornesi il libeccio, vento che ripulisce l’aria e rimuove l’acqua del mare ossigenandola. In questo scenario Nextem Italia vuole giocare un ruolo importante offrendo da subito i mezzi elettrici per la mobilità di oggi e del futuro.

EMILIANO NICCOLAI
Laureato all’Università di Pisa in Scienze Agrarie, ha posto al centro dei propri interessi l’ambiente, lo studio delle energie rinnovabili e la mobilità sostenibile. Co-Founder di Generplus, progettazione ed installazione di impianti fotovoltaici, eolici e a biomasse. 
Ideatore e produttore di ebike Brand Scossa, AIT (Advanced Italian Technology), in collaborazione con produttori cinesi. Partecipa in Greengo, per lo sviluppo del quadriciclo pesante a trazione elettrica I.car.0 (cede le quote nel 2019). Dal 2015 è co-founder e Ad di C.S. Group, che ha ideato e progettato la piattaforma Sharengo, servizio di car sharing elettrico in free floating. È inoltre membro del Comitato per lo sviluppo della piattaforma globale GSSP di Xindayang Electric Vehicle Co.,Ltd e founder di due start-up: Locally app, per promuovere il commercio di vicinato e la gamification ed Ecogeko, per promuovere Mobility Management e Mobilità sostenibile. Nel maggio 2020 fonda Nextem Italia.

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