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Ven, Apr
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A Bari, dove le centraline non vanno in tilt

Turismo
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Il capoluogo pugliese è il nono comune italiano per popolazione. Secondo l’ottavo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane, migliora la qualità dell’aria, ma non basta.

Solo 10 capoluoghi nel 2014 hanno rispettato i limiti dell’inquinamento atmosferico: Aosta, Bari, Campobasso, Catanzaro, Foggia, Forlì, L’Aquila, Potenza, Sassari e Taranto.

Abbiamo scelto Bari: il vasto territorio, pianeggiante lungo la costa adriatica, si eleva sulla Murgia Barese per un breve percorso, tra patrimonio artistico, culturale e naturale senza dimenticare la mobilità sostenibile. A Bari (e area metropolitana) ci sono più di 33 mila vetture a GPL e quasi 19 mila a metano (e 28 elettriche …), un totale a gas pari al 7,74%  del circolante, in linea con la media nazionale (7,35%). In funzione 59 impianti GPL nell’area sono, a metano 28 (fonte Ecomotori.net).

Il nostro itinerario parte da Bari Vecchia, della antica cinta muraria (la Muraglia) rimane solo la parte sul mare, circondata dall'imponente Lungomare Imperatore Augusto. Lungo le mura, scorci da cartolina: il porticciolo, il colonnato traiano, il Teatro Margherita, il Circolo Canottieri Barion. E dal belvedere del Fortino di S. Antonio Abate, torre del ‘300, ci si affaccia sulla Basilica di S. Nicola, la più grande chiesa in stile romanico, edificata nel 1197, nella cui cripta sono conservati i resti del Santo.

Proseguendo nel dedalo di viuzze, il borgo antico conserva tracce e stili delle varie dominazioni: il Monastero di Santa Scolastica, la Cattedrale di San Sabino, gioiello del Romanico Pugliese, attraverso la via del Carmine con l’omonimo Monastero, è tutto un fiorire di conventi, chiostri ed edicole votive realizzate da varie civiltà: i Veneziani con la Chiesa di San Marco e i devoti Ortodossi con la Chiesa di San Giovanni Crisostomo. Poi l’Arco delle Meraviglie, costruito nottetempo da una famiglia lombarda perché due amanti potessero incontrarsi. La presenza degli Arabi è testimoniata dalla Capa dù Turk, bassorilievo della testa di un Moro, a cui fu spiccata quando, in una notte di streghe, si avventurò nei vicoli. Il Castello Normanno Svevo, ancora circondato dal fossato difensivo, è protetto da due ordini di mura, alte e strette quelle interne erette dai Normanni per difendersi dagli assedi, basse e larghe quelle esterne costruite dagli Aragonesi per resistere alle armi da fuoco. Alla Colonna della Giustizia o dell’Infame venivano esposti al pubblico ludibrio i cittadini insolventi.

Attraverso gli archi di Piazza Chiurlia, si giunge nel Quartiere Murattiano (così chiamato dal 1813, quando Gioacchino Murat pose la prima pietra dell'espansione cittadina fuori delle mura): cuore pulsante della città, ha una impostazione urbanistica a scacchiera. Via Sparano è la strada dello shopping, Corso Vittorio Emanuele è un ampio boulevard con ristoranti e spazi alberati. Qui troviamo il Teatro Piccinni con il portico “dorico” e Palazzo Fizzarotti, testimonianza del gusto veneziano dei primi del ‘900. Corso Cavour si apre con il Teatro Margherita, che si erge sul mare con una struttura di palafitte. Proseguendo, si arriva fino al famoso e restaurato Teatro Petruzzelli. In via Cognetti, nel Palazzo dell’Acquedotto Pugliese (1932) le decorazioni di Duilio Cambellotti celebrano l’acqua, fonte di vita e prosperità, e sottolineano l’importanza del più grande acquedotto d’Europa.

Di grande interesse anche i dintorni del capoluogo, ricco di cattedrali e santuari, chiese rupestri e rurali, castelli e borghi medievali, aree archeologiche e preistoriche. E ancora, grotte e doline, parchi, spiagge. Magnifico e misterioso l'ottagonale Castel del Monte (è sulle monete italiane da 1 centesimo) costruito (1240) dall'Imperatore Federico II. Incantevoli i paesi della Murgia, i Trulli e il Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Oltre ad Alberobello segnaliamo Sannicandro, il cui centro è imponente e magnificamente restaurato. Sull’ampio cortile del Castello Svevo si affacciano antiche abitazioni, stalle, magazzini e la grande sala dei ricevimenti. Splendido anche il castello di Conversano, ubicato insieme alla Cattedrale e all’ex monastero di San Benedetto nel borgo antico. Altamura deve il nome alle possenti mura che custodiscono anche la Cattedrale Palatina dell’Assunta, voluta da Federico II: qui fu fondata una famosa Università. In tema di cattedrali, consigliamo anche Bitonto, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Ruvo di Puglia e Locorotondo. Da non perdere le Grotte di Castellana e di Putignano.

 

La storia

Bari fu annessa all’impero Romano nel III sec. a.C.. Fu emirato arabo e poi conquistata da Longobardi, Bizantini e Saraceni. Sede della flotta dell’impero Romano d’Oriente, la città vecchia fu sede del governatore bizantino (Catapanato d'Italia). In seguito alla trafugazione delle spoglie di San Nicola e alla costruzione della Basilica dedicata al Santo, Bari divenne uno dei maggiori centri della cristianità, punto di partenza e arrivo dei Crociati e ponte di comunicazione con l’Oriente. Dopo la dominazione di normanni, angioini, aragonesi e spagnoli, l’evoluzione urbanistica iniziò nel 1813 con la costruzione del borgo nuovo. Bari ha una solida tradizione mercantile e il suo porto è il maggiore scalo passeggeri del mare Adriatico. Dal 1930 vi si tiene la Fiera del Levante. 

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