Il Parlamento Europeo ha approvato le proposte per aggiornare norme di omologazione e limiti di emissione per le macchine mobili non stradali, come tagliaerba, bulldozer, automotrici diesel e navi per la navigazione interna.
La normativa definisce alcune categorie di motori, a loro volta suddivisi in sotto-categorie in base alla gamma di potenza. Per ogni categoria sono stabiliti i limiti di emissione per monossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM), oltre alle scadenze per l’attuazione, a partire dal 2018.
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Rispetto alla direttiva vigente il nuovo regolamento copre più tipi di motori e semplifica le procedure amministrative. Prevede inoltre un nuovo sistema di monitoraggio che dovrebbe colmare il divario esistente le emissioni verificate in laboratorio e quelle misurate nel mondo reale.
Siamo riusciti a raggiungere un accordo definitivo molto positivo: un equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la competitività delle imprese europee – ha dichiarato la relatrice Elisabetta Gardini (PPE, Italia), la cui relazione è stata adottata con 623 voti favorevoli, 57 contrari e 27 astensioni – abbiamo ristretto ancora di più i limiti proposti dalla Commissione Europea per le gamme di potenza di molti motori, ma abbiamo mantenuto un approccio ragionevole per far sì che l’industria possa rispettare i nuovi requisiti in breve tempo; questo era l’obiettivo più importante.
I motori a combustione interna delle macchine mobili non stradali, fa notare una nota dell’europarlamento, producono circa il 15% di tutti gli NOx e il 5% delle emissioni di particolato.
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