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19
Ven, Apr
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AMARO 2020 PER IL SETTORE AUTO IN ITALIA CON UN -27,9%, MA CON LA LEGGE DI BILANCIO ARRIVANO GLI INCENTIVI PER IL 2021

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Il mese di dicembre conferma un forte calo del mercato dell’auto con -15% delle immatricolazioni, che vanno a sommarsi al -27,9% di tutto il 2020, un anno drammatico che ha messo l’intera filiera in ginocchio.

In particolare, continua a calare il mercato delle alimentazioni tradizionali, mentre cresce quello delle elettrificate. Se a dicembre le autovetture diesel si riducono del 38% e quelle a benzina del 42%, per le alimentazioni alternative le immatricolazioni raddoppiano a dicembre con un +111%, e salgono in tutto il 2020 a quota 42% (era il 17% a dicembre 2019). Da inizio anno, le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa registrano una crescita del 35% e rappresentano il 29% del mercato: ben 13 punti percentuali in più del 2019. In particolare per le autovetture ibride ed elettriche si registra un +122%.

Flessioni sostanziali invece sia per le auto a GPL che per quelle a metano, che nel 2020 perdono rispettivamente il 31% e il 18%.

Nel frattempo il Parlamento ha approvato un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto nuove misure di sostegno al rinnovo del parco circolante con vetture meno inquinanti e più sicure, fortemente appoggiate dalle Associazioni del settore automotive ANFIA, FEDERAUTO e UNRAE.

Archiviamo il 2020 come l’anno più difficile del dopoguerra per il nostro settore – ha dichiarato il Presidente di ANFIA Paolo Scudieri ma guardiamo al 2021 con fiducia, grazie alle misure entrate in vigore con l’inizio del nuovo anno che, oltre a sostenere la domanda, favoriranno la ripartenza della produzione industriale di autoveicoli e componenti a beneficio dell’intera filiera automotive, con ricadute positive sui livelli occupazionali e sugli investimenti per la transizione green e digitale. La manovra ha finalmente incluso anche un intervento a supporto della ripresa del mercato dei veicoli commerciali leggeri, introducendo contributi all’acquisto di nuovi mezzi differenziati in base alla massa totale a terra, all’alimentazione e all’eventuale rottamazione del vecchio veicolo. Si tratta di un segnale importante.

Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di FEDERAUTO, sottolinea l’importanza degli eco incentivi dimostrata dai dati di dicembre, mese in cui - gli acquisti si sono ridotti drasticamente, mettendo in crisi la filiera che più incide sulla crescita economica del Paese. L’Automotive italiano chiude il 2020 con tutti i numeri in rosso: mercato, fatturato, profitti sono tutti espressione di un anno disastroso che, purtroppo ricorderemo a lungo. Il 2021 parte sulla spinta delle nuove misure della Legge di Bilancio, recependo in larga misura le richieste delle nostre Associazioni, ma il lavoro da fare non è certamente esaurito perché il Recovery fund sarà la sfida in cui il nostro impegno comune sarà ancora determinante per trasformare l’incertezza in nuove opportunità di crescita del mercato -.

Il Presidente di UNRAE Michele Crisci ha commentato - Il Parlamento recepisce in larga parte quanto da noi auspicato e riconosce l’importanza degli incentivi pubblici per l’acquisto di autovetture nuove in sostituzione di mezzi fortemente inquinanti. Si tratta di un investimento i cui benefici vanno a vantaggio. È un grande risultato per l’occupazione, l’ambiente e per uno dei settori industriali che più contribuisce al PIL del Paese. È un passo avanti dal quale bisogna partire per lavorare a una nuova stagione della mobilità insieme ai decisori politici. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non potrà prescindere dall’auto e dalle innovazioni alle quali da tempo lavorano i costruttori, senza dimenticare le necessarie infrastrutture pubbliche idonee ad agevolare la diffusione di nuove tipologie di vetture. Inoltre, al fine di non perdere competitività con le concorrenti imprese europee, che godono di particolari agevolazioni fiscali, auspichiamo che in Italia possa finalmente essere rivisto il sistema di detraibilità e deducibilità per i veicoli aziendali -.

Le marche nazionali totalizzano nel mese 31.875 immatricolazioni (+1,6%), con una quota di mercato del 26,7% (era 22,3% a dicembre 2019).

I marchi di FCA (incluso Maserati) totalizzano 31.508 immatricolazioni nel mese (+1,1%), con una quota di mercato del 26,4% (22,2% a dicembre 2019). Andamento positivo per i brand Fiat (+1%) e Lancia (+20,5%). Bene anche Ferrari (+30,8%) e Lamborghini (+12,5%).

Sono ben sei a dicembre i modelli italiani nella top ten delle vendite, con Fiat Panda che si conferma l’auto più venduta del mese e dell’intero 2020, seguita al terzo posto da Lancia Ypsilon e al quinto da Fiat 500. Al sesto posto troviamo Fiat 500X , seguita al settimo da Jeep Compass e al nono da Jeep Renegade.

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