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19
Ven, Apr
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Auto elettrica, l’impatto del Coronavirus

Attualità
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Conseguenze sul cammino dell’elettrificazione a causa del Coronavirus? Sì, secondo la società di consulenza internazionale Deloitte.

Da un’analisi sul settore auto emerge un rallentamento nella transizione verso la mobilità elettrica, causato dal crollo della domanda e della produzione, oltre che dalla necessità di slittamento dei target di riduzione delle emissioni CO2 per favorire il rilancio dell’industria automobilistica.

 

CROLLO DELLA PRODUZIONE

A livello globale si prevede nel 2020 un crollo della produzione di veicoli leggeri di 11 milioni di unità, dagli 88,9 milioni del 2019 a 77,9. Per il Nord America si parla di –2,219 milioni di unità, per l’Europa di –2,956 milioni. In Italia a marzo si registra una caduta delle immatricolazioni dell’85%, 28.000, salita al 97,5% ad aprile (4.279 immatricolazioni) e l’emergenza potrebbe continuare almeno 4-6 mesi.
Nel medio-lungo periodo la transizione verso la mobilitàelettrica non è in discussione, anche alla luce degli ingenti investimenti in innovazione realizzati dagli OEM e dalle istituzioni, ma secondo Deloitte è ragionevole attendersi un rallentamento della crescita.
Se in Europa il comparto elettrico aveva chiuso l’ultimo trimestre del 2019 con un tasso di crescita dell’80,5%, il blocco degli stabilimenti in Cina, principale produttore di batterie con una quota superiore al 50%, avrà significative ripercussioni sulla filiera.

 

PROCESSO IRREVERSIBILE

Il passaggio verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili – ha commentato Giorgio Barbieri, partner Deloitte e responsabile italiano per il settore Automotive – è un processo irreversibile, ma la complessità della tecnologia legata allo sviluppo della mobilità elettrica richiede enormi investimenti pluriennali, oggi poco compatibili con la contrazione dei margini di profitto e la crisi di liquidità delle imprese. A questa possibile contrazione degli investimenti, vanno aggiunti gli effetti dello slittamento del lancio di nuovo modelli elettrici.

 

PREZZI

I modelli elettrici scontano prezzi di listino ancora elevati, aspetto rilevantein un periodo di crisi.
Molti acquirenti rinvieranno l’acquisto a tempi di maggiore sicurezza o la scelta potrebbe orientarsi verso alimentazioni tradizionali, che stanno beneficiando del crollo del prezzo del petrolio.
Noi riteniamo che molti potrebbero optare per la conversione a GPL o a metano in after market.

 

ALLENTAMENTO UE VINCOLI EMISSIONI

Secondo Deloitte è ragionevole che, in ragione del peso del settore automotive sull’economia europea e degli sforzi finanziari della BCE, i vincoli ambientali debbano venire allentati per rilanciare la produzione.
Il mantenimento degli attuali vincoli e relative sanzioni rappresenterebbe un ulteriore colpo inferto ai produttori, con conseguenze lungo la value-chain (breve-medio periodo) e in termini di investimenti futuri in innovazione e sviluppo (medio-lungo periodo) essenziali per l’evoluzione della mobilità elettrica, con ripercussioni anche occupazionali e sociali.
Fra le possibili soluzioni lo slittamento dei target di almeno uno o due anni, per consentire alle imprese di investire in innovazione.