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C4 Cactus by Tartarini, “guerra” allo spreco

Metano all
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Citroën C4 Cactus 1.2 Feel metano Tartarini
L’originalità è nel DNA Citroën dai tempi dello “scultore” di automobili Flaminio Bertoni, padre della 2CV e della DS. Un culto per l’estetica anticonvenzionale che oggi trova la massima espressione nella C4 Cactus, “urban crossover” che abbiamo provato sui colli bolognesi nella versione 1.2 Pure Tech da 82 CV con allestimento Feel e kit metano Tartarini.

Un tour accompagnato dagli sguardi curiosi dei passanti attratti dalla veste “militare” e dalle forme insolite della compatta francese, lunga 416 cm, larga 173 e alta 148. Stupisce la sagoma da SUV urbana arricchita dagli Airbump, paracolpi in poliuretano a protezione di gruppi ottici e fiancata. Il carattere battagliero è rimarcato dal frontale massiccio con gruppi ottici sdoppiati, dal bizzarro disegno delle barre al tetto e dai passaruota bombati attorno ai cerchi in lega neri da 17”.

Soluzioni originali pure nell’abitacolo, spazioso per quattro adulti e impreziosito da dettagli di tendenza, come le maniglie in stile valigeria o le finiture sopra il vano davanti al passeggero dotato di porte USB e AUX e con grande capacità grazie agli airbag frontali posizionati nel padiglione anziché nella plancia. Il cruscotto è digitale e riporta le informazioni essenziali: tachimetro, contachilometri e livello della benzina, con l’eventuale aggiunta dei dati del cruise control e della marcia suggerita per contenere i consumi. Assenti contagiri e termometri olio e acqua. Più esaustivo il display touch screen 7” al centro della plancia che raccoglie in un unico elemento i comandi (in parte azionabili tramite i tasti al volante) e le informazioni delle principali funzioni, come climatizzatore, radio, navigatore, computer di bordo e video per la telecamera posteriore, indispensabile nei parcheggi. Unico comando esterno è il commutatore/indicatore livello gas posizionato alla base della consolle.

Finiture e materiali di qualità discreta, ma semplificare e ridurre i costi porta a rinunce, quali la regolazione in profondità del volante, in altezza delle cinture, le maniglie di sostegno e la possibilità di abbassare i finestrini posteriori, apribili solo a compasso. In compenso molti e pratici i vani nell’abitacolo, comodi per supportare la capacità del bagagliaio, ridotta dalle due bombole metano. Serbatoi da 13,5 kg complessivi che rubano molti dei 358 litri originali (1.170 con lo schienale posteriore ribaltato) per fornire alla C4 Cactus ulteriori 300 km di autonomia.

La posizione di guida si trova con facilità, la seduta è un po’ bassa e morbida, ma comoda e con buon contenimento laterale. All’avvio il 3 cilindri da 1,2 litri non si fa sentire, segno di una buona insonorizzazione. L’erogazione degli 82 CV è progressiva e la coppia di 118 Nm aiuta a viaggiare in modo fluido. L’andatura non cambia con l’alimentazione a metano: il modesto calo della potenza che penalizza lo spunto in ripresa e accelerazione non influisce sulla velocità massima (171 km/h) e sul temperamento della crossover francese grazie all’efficace messa a punto del kit EVO 01 sequenziale di Tartarini. La C4 Cactus si fa apprezzare per la maneggevolezza, lo sterzo preciso e un assetto morbido conferito dalle sospensioni McPherson davanti e a ponte torcente dietro: coadiuvate da ESP e ESC (Electric Stability Control), garantiscono comunque buona aderenza e tenuta di strada anche con l’aggravio del peso nel posteriore conferito dalle bombole, che ha l’unico neo di evidenziare i limiti dell’impianto frenante con tamburi posteriori.

Beneficiano della conversione a metano qualità dell’aria e portafoglio. Con il metano i 107 grammi/km di CO2 scendono fino a valori attorno al limite di 95 g/km imposto dall’Unione Europea per il 2020. Ancora più consistente il risparmio sul rifornimento, superiore al 50%.

Scheda Tecnica Citroën C4 Cactus 1.2 Feel metano TartariniStando ai dati del computer di bordo, il consumo medio a benzina di 4,6 l/100 km diventa di 6,8 l/100 km nel quotidiano. Valore più alto del reale poiché la vettura in prova è stata utilizzata soprattutto in ambito urbano, dove la richiesta di carburante omologata è di 5,6 l/100 km. Un “numero” più credibile del dato del ciclo medio è di 6,3 l/100 km equivalente, con benzina a 1,55 euro/l, a un costo di 0,098 euro/km. Importo che scende a 0,044 con il metano considerando un esborso dal distributore di 0,97 euro/kg e una “sete” media di 4,5 kg/100 km. Differenza di 0,054 euro/km che consente di recuperare i 1.800 euro del kit in 30.000 km. Da notare che la C4 trasformata da Tartarini risulta più conveniente della corrispettiva versione a gasolio, 1.6 e-HDi da 90 CV. Una variante con costo al km superiore (0,051 euro con diesel a 1,46 euro/litro), anche considerando il poco credibile dato ufficiale di 3,5 l/100 km, e con listino più alto di 1.500 euro rispetto alla Cactus convertita.

Ricordiamo che la Citroën C4 Cactus 1.2 PureTech Feel da 82 CV è in listino a 16.700 euro (18.500 con il kit) con un equipaggiamento esaustivo comprensivo, tra l’altro, di climatizzatore manuale, volante in pelle, sedile guida regolabile in altezza, cruise control e sensore della pressione degli pneumatici, nonché gli airbag anteriori e laterali. Chi ha maggiori pretese può orientarsi verso la più accessoriata Shine (18.450 euro), mentre per risparmiare si possono scegliere le versioni dotate del motore depotenziato a 75 CV, la Live (14.950) e la Feel (16.450).