Citroen Jumpy 2.0 HDi Powerjet Lpi Diesel-GPL
Dal settembre 2015, “scoppio” del dieselgate, i veicoli a gasolio sono indicati come i principali responsabili dell’inquinamento nella città.
Reputazione che ha indotto i sindaci di molti centri europei a bandirli in un futuro non lontano. In Italia si hanno già restrizioni più forti su orari e permessi con conseguenti difficoltà per la distribuzione urbana delle merci. Problema serio per chi possiede un furgone e non può investire nei pochi nuovi e costosi modelli a metano o elettrici.
Una soluzione economica ed efficace disponibile da alcuni anni sono i kit dual fuel che riducono il rilascio di NOx, polveri sottili e altri elementi tossici miscelando al gasolio il metano o il GPL. Come il PWJ Eco Diesel della PowerjetLpi di Bari che abbiamo testato applicato su un Citroën Jumpy 2.0 HDi del 2012, il fortunato modello sviluppato con Fiat e Peugeot negli anni Novanta e rinnovato nel 2006 con la seconda generazione, quella in prova.
https://ecomobile.it/index.php/it/auto-novita/164-italiano/in-prova-it/in-prova-gpl-it/1751-citroen-jumpy-con-il-gpl-il-diesel-diventa-eco#sigProIde3df3680c9
Realizzato sulla piattaforma del monovolume Citroën C8, Jumpy ha stile automobilistico caratterizzato dal frontale pronunciato con calandra double chevron, fari alti e allungati e paraurti avvolgenti per proteggere la carrozzeria dai piccoli urti. Profilo slanciato, parabrezza inclinato per favorire l’aerodinamica e posteriore semplice, ingentilito da fari verticali e paraurti bombati.
Da auto pure l’abitacolo con una comoda poltrona per il guidatore e una confortevole panca per due passeggeri. Plancia sobria ma moderna, con il pratico cruscotto di facile lettura. Cambio rialzato a leva corta per favorire la manovrabilità e i comandi a portata di mano, compreso il commutatore/indicatore livello gas sotto il display del sistema infotainment, finiture e assemblaggio a livello delle berline. Molti vani per bottiglie, documenti e oggetti di diverse dimensioni.
Il vano di carico, ampio e regolare, ha accesso facilitato dalle doppie porte posteriori apribili a 180 gradi e dal portellone laterale scorrevole. Portata di oltre 1.000 Kg e volumetria più di 5 metri cubi invariate grazie al serbatoio toroidale da 47 litri sotto il pianale.
Ottima la visibilità a 270 gradi conferita dalla posizione rialzata, mentre per quella posteriore si deve prendere dimestichezza con i grandi specchietti laterali. Per essere un veicolo commerciale, stupisce la maneggevolezza dello sterzo servoassistito, leggero e preciso, e il comportamento su strada paragonabile a quello delle berline se si esclude il rollio leggermente superiore. L’impianto frenante è sempre pronto anche dopo sforzi prolungati, merito dei quattro freni a disco e dell’ABS. A dare sicurezza pure il sistema antislittamento ASR e il controllo elettronico della stabilità ESP.
Il motore è un quattro cilindri 2 litri 16 valvole, turbo a geometria variabile, intercooler, ricircolo dei gas di scarico e due catalizzatori ossidanti. L’esito di tante tecnologie sono 120 CV e una coppia massima di 320 Nm che conferiscono al Jumpy brio e un’elevata elasticità di marcia. Doti che migliorano con il kit PWJ Eco Diesel che incrementa la potenza a 125 CV e la coppia a 330 Nm grazie all’apporto del GPL nella miscela di alimentazione.
Effetti positivi anche sulle emissioni della CO2 (in notevole calo da 244 a 212 grammi/Km) e degli inquinanti, nonché sulle spese per il rifornimento. Il furgone Citroën è omologato per un consumo medio di 7,5 l/100 Km che diventano 9,1 nella realtà, equivalenti a 0,131 euro/Km. Con il sistema dual la sete di diesel cala a 5,9 l/100 Km grazie all’aggiunta di 3,5 l/100 Km di gas per un costo chilometrico* di 0,107 euro/Km. La differenza di 0,024 euro fa recuperare i 2.000 euro della trasformazione in 80.000 Km, da considerare pochi per un furgone. Altri benefici la riduzione della rumorosità e l’allungamento dell’autonomia che passa dagli 880 Km con gli 80 litri di gasolio ai 1.340 della variante dual fuel (+460 Km).
Il Citroën Jumpy 2.0 HDi da 120 CV del test è fuori produzione, ma si trova usato con prezzi variabili da 5.000 a 12.000 euro a secondo delle condizioni e dei chilometri percorsi. La terza generazione del Jumpy introdotta nel 2016 ha listini a partire da 15.000 euro (Iva esclusa) con motori 1.6 o 2.0 HDi per potenze comprese tra 70 e 130 CV e tre lunghezze di carrozzeria.
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