Clima, brutte notizie.
Tuttavia, sottolineano gli scienziati, forti e costanti riduzioni di emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra li potrebbero limitare, con rapidi benefici per la qualità dell’aria, mentre per vedere stabilizzarsi le temperature globali, ci potrebbero volere 20-30 anni.
RISCALDAMENTO PIU' VELOCE
Il rapporto fornisce nuove stime sul superamento di 1,5°C del riscaldamento globale nei prossimi decenni, che dovrebbe avvenire entro il 2030. A meno che non ci siano riduzioni immediate e su larga scala dei gas serra, limitare il riscaldamento a 1,5°C o 2°C sarà impossibile.
Con 1,5°C di aumento, si attende un incremento delle ondate di calore, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi. Se toccassimo i 2°C, gli estremi di calore raggiungerebbero più spesso soglie di tolleranza critiche per agricoltura e salute. Le modifiche al clima riguardano anche umidità, venti, neve e ghiaccio, nelle aree costiere e negli oceani.
In alcune regioni piogge più intense e inondazioni, in altre siccità. Alle alte latitudini aumento delle precipitazioni, che diminuiranno nelle regioni subtropicali. Continuo aumento del livello del mare per tutto il XXI secolo, con aumento delle inondazioni ed erosione delle coste. Eventi estremi che avvenivano ogni 100 anni entro la fine del secolo potrebbero verificarsi ogni anno.
Un ulteriore riscaldamento intensificherà lo scioglimento del permafrost, la perdita della copertura nevosa stagionale, lo scioglimento dei ghiacciai e della calotta polare, la perdita del ghiaccio marino artico estivo.
IN CITTA'
In ambienti urbani potranno risultare amplificati alcuni aspetti dei cambiamenti climatici: le ondate di calore, le inondazioni dovute a forti precipitazioni e l’aumento del livello del mare.