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Editoriale
web
Corsa a ostacoli
Parte
faticosamente il mercato automobilistico italiano, con i primi
segnali delle vendite del 2009 veramente preoccupanti: -32,64%
immatricolazioni rispetto ai dati di gennaio 2008, pari a
76.293 auto in meno vendute in Italia in un mese. Il Gruppo
Fiat ha venduto percentualmente qualche vettura in più
(“solo” un – 31,3%) ed ha leggermente aumentato la sua quota
di mercato, ma questo solo grazie alle buone vendite del marchio
Alfa Romeo in contro-tendenza di +18,21%. I dati poi delle vendite
di motocicli sono ancora peggiori con un calo del 39% e le
prospettive non lasciano ben sperare.
Dagli USA, poi, giungono notizie ancora
peggiori, con Chrysler –55%, General Motor a –50% e quella che
sta meglio è la Ford che se la cava con un –40%.
Qualche analista si aspetta questi valori anche in Europa e
tutti sono concordi a prevedere che senza interventi strutturali
la crisi sarà fortissima e colpirà tutta l’industria
automobilistica, indotto
compreso.
C’è però un aspetto che dovrebbe far
riflettere: il mercato dell’usato tiene. O meglio: è calato
“appena” del 17%, ma considerando che questo mercato era già
in grave sofferenza, questo fatto potrebbe far pensare che è
quasi una crisi di panico piuttosto che una crisi economica.
Poi i dati delle, poche, vendite evidenziano che il
pubblico si sta orientando maggiormente verso veicoli economici ed
ecologici. Il successo riscontrato in un mese di vendite di auto
Fiat con la doppia alimentazione benzina/GPL in aggiunta alla
gamma benzina/metano fa supporre che il consumatore adesso sta
diventando molto attento, sia verificando il costo dell’auto,
sia verificando il risparmio di un carburante rispetto a un altro
e sia apprezzando la libertà di circolazione nelle aree urbane,
oltre alla considerazione, strettamente ambientale, di un generale
risparmio ecologico ed ambientale.
Nella Top Ten dei modelli più venduti i
primi tre posti si piazzano la Fiat Panda, la Fiat Punto e la Fiat
500 e delle prime due l’alimentazione a gas è preferita
rispetto al diesel
Non sorprende quindi che tutti i marchi
si stanno orientando verso scelte di sobrietà di esercizio e di
emissioni inquinanti, con prospettive sempre maggiori di nuove
motorizzazioni ibride o bi-fuel.
In America l’amministrazione Obama ha
garantito incentivi all’acquisto e sostegni economici a quelle
industrie automobilistiche che privilegiano modelli ecologici.
Anche in Italia la nuova sfornata di incentivi governativi
recentemente predisposti sta seguendo questo stesso principio.
Forse si doveva osare di più, ma sappiamo i condizionamenti
importanti che la Fiat è in grado di mettere in campo quando si
parla di aiuto governativi.
Anche
per quello che riguarda le trasformazioni a gas, la partenza non
è stata “bruciante”. Un calo del 15% delle prenotazioni per
trasformare le auto a gas sono un segnale da leggere con
attenzione. Vediamo cosa succederà con questo aumento, ma il
fatto che non è aumentato il fondo stanziato per il 2009 non
lascia ben sperare.
Infine
all'ultimo momento, il parlamento all'atto della trasformazione in
legge, a causa di un improvvido emendamento di un parlamentare
armato di buone intenzioni, ma disinformato, è riuscito a fare un
pasticcio concedendo gli incentivi di 5000 e 650 euro
8rispettivamente per le conversioni a GPL o metano) solo alle auto
con Euro 0, 1 e 2 ... Le altre più recenti avranno
di incentivo solo 350 e 500 euro.
Ugo Nazzarro
Se avete commenti o volete scrivere
al direttore:
direttore@ecomobile.it
Il
prossimo numero (il 82), uscirà il 20 Aprile
2009. |
N. 81 Gen - Feb. 2009 |
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