|
Editoriale web
Divide et impera!
«Dividi e domina», dicevano i romani.
Se il nemico è unito le battaglie potrebbero essere più
sanguinose e si potrebbe anche
correre
il rischio di essere sconfitti. Da qui la creazione di territori
di frontiera sempre più piccoli coprendo di regali e denaro capi
e capetti. Lacerando le varie tribù dei “barbari” in lotte
intestine per pochi sesterzi e corrompendo, con qualche campo
coltivabile in più, chi di dovere. Suscitando quindi invidie e
rivalità che distraggano l’attenzione dei dominati dal vero
nemico: il dominatore.
E così Roma ha dominato il mondo per 1.000
anni.
Anche nel mondo dei “barbari” sostenitori
dei carburanti ecologici, che attaccano le frontiere della
tradizione inquinatrice, c’è un impero dominate che non vuole
soccombere. Quindi, la lezione storica si adatta perfettamente:
«Dividi e domina».
Se il settore GPL e metano fosse unito e
coeso l’impero automobilistico - in Italia leggi Fiat, tanto
per essere chiari - si troverebbe di fronte ad un avversario più
forte, in grado di contrattare sugli incentivi, sulle garanzie,
sull’after market, sull’assistenza, sulla rete di distribuzione,
ecc. ecc. Significherebbe trattare tutti uniti con il Governo
per ottenere quello che tutti e due separatamente dichiarano:
maggiore attenzione ai carburanti ecologici. Nel mezzo del campo
di battaglia poi ci sono gli utenti/automobilisti che non
capiscono le sottigliezze politiche e i massimi sistemi delle
contrapposizioni ideologiche, ma capiscono benissimo che adesso
non ci sono più gli incentivi per nessuno che voglia acquistare
o trasformare a gas, GPL e metano.
Stiamo parlando, per chi non avesse ancora
capito, della continua lotta che taluni nobili esponenti del
mondo metano, carburante ecologico, continua pervicacemente a
portare avanti contro il GPL, carburante altrettanto ecologico.
Magari per richiedere gli incentivi solo per il metano o leggi
speciali “ad carburantem”. Lotta frontale, senza
quartiere. Con convegni diversi, fiere di nicchi e riviste
patinate monotematiche. Facendo scendere i campo anche pezzi da
novanta opportunamente assoldati , ma non per combattere il
comune avversario, ma per cercare ridurre o limitare l’influenza
dell’unico vero potenziale alleato. Ma: «Dividi e domina»,
comanda l’impero. Elargendo qualche soldo associativo,
qualche incarico di prestigio, mentre decide la fine degli
incentivi e vara un piano per il prossimo futuro ecologico: auto
elettriche e ibride.
Così i “barbari” saranno finalmente uniti e
contenti nella sconfitta comune. Mentre i pezzi da novanta si
ricicleranno in altre avventure imperiali, sempre pronti a
servire il dominatore di turno che vincerà ancora dividendo i
barbari alle proprie frontiere.
.
Ugo Nazzarro
Se avete commenti o
volete scrivere al direttore, usate: :
direttore@ecomobile.it
|
N.
89 Maggio/Giugno 2010
May
/Jun 2010
|
The magazine is also
bilingual and avaible on line
|

Clicca sulla copertina e sfoglia la rivista
to clic flag for English
Buona lettura
|
Per avere una copia omaggio

Home
|
|