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Editorial in English
Era
Glaciale?
Si
chiamano ere glaciali: sono state lunghe e si sono
ripetute nel tempo. Ma non hanno portato a una catastrofe
definitiva anzi, sotto certi aspetti, nel corso di questi
periodi il pianeta terra si è rigenerato e le specie animali e
vegetali si sono adattate ed evolute per sopravvivere. Certo
qualcuno è rimasto per strada, ma la vita non è finita.
E
adesso per il settore gas si approssima un’era glaciale. La
domanda generale di auto nuove a gas è ferma a livelli bassi, le
richieste di trasformazioni after market non sono mai state così
in calo negli ultimi 10 anni; non ci sono più incentivi
governativi e le prospettive per l’immediato sono fosche. Non si
tratta di pessimismo e non si vuole piangere per impietosire, ma
la realtà è sotto gli occhi di tutti gli operatori del settore.
A
ciò aggiungiamo la grave crisi economica e politica che sta
attraversando l’Italia e l’Europa, con il nuovo Governo
Tecnico italiano che di fronte a problematiche di ogni
genere sembra, almeno per ora, ignorare ogni istanza del settore
gas. Speriamo che superata la fase di prima emergenza si
ritorni a guardare con realismo e concretezza a cosa comporti,
per tutta l’economia, un sostegno all’utilizzo del gas per
autotrazione in Italia e in Europa.
Quando il comparto ha chiesto e ottenuto incentivi si è messo un
moto un circolo virtuoso che ha lasciato nelle tasche degli
utenti risorse che sono state destinate ad altri consumi: il
risparmio ottenuto utilizzando il gas come carburante non è
stato bruciato: quei soldi hanno attivato la domanda di alti
beni. Inutile nascondersi che il
target a cui si rivolge il gas è un’utenza media, non
facoltosa e molto attenta al denaro che spende, ma che,
comunque, spende per generi di prima necessità e mutui.
Considerando che lo Stato ha incamerato, con i diversi prelievi
fiscali, da officine, industrie e commercianti del settore
il denaro speso come incentivi, è evidente che le valutazioni da
fare sono macroeconomiche e strutturali: è semplicistico dire
“non ci sono soldi” per gli incentivi. È stato calcolato che con
appena 25-30 milioni (basterebbero 350 euro di incentivo)
si potrebbero installare circa 80.000 impianti in after
market. Non serve una laurea alla Bocconi per calcolare che
l’IVA di 80.000 impianti già coprirebbe quasi tutto il
contributo statale e rappresenterebbe un vero interevento
strutturale per lo sviluppo. Infatti manterrebbe in vita un
settore producendo ricchezza e consentirebbe a 80.000 persone un
risparmio per altri consumi senza contare gli enormi vantaggi
in termini di sanità e inquinamento.
Ma
ora nessuno, per qualche mese, farà questi semplici ragionamenti
di buon senso e sul settore gas calerà una, speriamo breve,
Era Glaciale. Quindi, ragazzi, preparatevi al letargo. Anche
questa era finirà come sono finite le altre sia glaciali
sia di mercato. Attrezziamoci e restiamo ben coperti, qualche
specie non ce la farà, ma dopo la pioggia (o il ghiaccio) viene
sempre il sereno. Quindi, quest’anno pochi doni sotto l’albero
main ogni caso i nostri più fervidi Auguri per un Migliore 2012!
Ugo Nazzarro
Se avete commenti o volete
scrivere al direttore, usate:
:
direttore@ecomobile.it
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N. 98 Nov/ Dic 2011
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