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Motori a Gasolio? No grazie!
«Le prove scientifiche sono inconfutabili e le conclusioni
sono state unanimi: le emissioni dei motori diesel causano il
tumore del polmone ». Questa la dichiarazione di Christopher
Portier - Chairman del Centro Internazionale di ricerca
sul Cancro - al termine di una riunione degli esperti dell’OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità) conclusa a Lione il 12
giugno. Portier ha sottolineato inoltre la necessità che «l'
esposizione a questa miscela di prodotti chimici sia ridotta in
tutto il mondo».
Se ne parlava già da tempo, ma ora gli esperti hanno rilevato
prove sufficienti per stabilire
una stretta correlazione fra i motori
alimentati a gasolio e il cancro:
«le emissioni allo scarico dei motori diesel sono
cancerogeni certi per gli esseri umani e
l'esposizione a tali gas è associata ad un rischio accresciuto
di tumore al polmone ed anche ad un maggior rischio di cancro
alla vescica». Questo è il verdetto del gruppo di lavoro che
ha portato i motori alimentati a gasolio alla classificazione –
da oggi – nel “gruppo 1”, quello appunto delle sostanze
cancerogene certe, mentre
in precedenza le emissioni dei diesel erano annoverate nel
“gruppo 2” delle sostanze
probabilmente cancerogene per l'uomo.
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Immediato il plauso del CODACONS secondo cui la pronuncia
dell’OMS «apre nuovi scenari e – continua - spariscono
le parole “probabilmente” e “potenzialmente”: ciò rende
possibile procedere con maggior successo non solo per il
reato di getto pericoloso di cose (674 cod. penale) ma
anche per omissione d'atti d'ufficio nei
confronti dei sindaci e dei presidenti di regione inadempienti».
CODACONS non esclude una class action con persone
ammalate di tumore al polmone.
Pacati i primi commenti dell’Associazione Europea dei
Costruttori di Auto (ACEA) che, sottolineando come le nuove
tecnologie dei motori incriminati sono state sviluppate proprio
per rispondere a queste preoccupazioni, chiede un’attenta
riflessione sulla futura consistenza del mercato dell’auto
in Italia e nel mondo.
In attesa che realmente si rendano disponibili diverse
tecnologie è indubbio che l’utilizzo del GPL e metano
autotrazione rispondono adesso, subito di più e pienamente, alla
necessità di coniugare l’economia con l’ecologia. Con l’aggiunta
di una sostanziale riduzione dei costi sociali e sanitari che,
viceversa, sarebbero ben maggiori e a causa dell’incremento dei
tumori causati dall’uso dei motori diesel che questi studi hanno
evidenziato.
Tra
l’altro, non di solo automobili stiamo parlando, ma l’attenzione
dovrebbe essere rivolta anche al trasporto di persone e merci su
gomma e agli autobus urbani. E’ noto che i grandi motori diesel
sono ben più inquinanti. Una politica rivolta alla mobilità
urbana pulita e al trasporto ecologico in aree densamente
popolate, che tenga conto di queste indicazioni, si impone
subito, come chiede l’OMS. Già esistono e sono disponibili
sistemi di alimentazione diesel-metano e diesel-GPL ben
sperimentati ed affidabili che abbattono notevolmente le
emissioni nocive. Chiediamo subito al Governo, al parlamento e
alle pubbliche amministrazioni più lungimiranti, norma per la
limitazione della circolazione urbana non a gas - o elettrica
quando e se arriverà – in aggiunta a riduzioni sul bollo e sul
costo dei parcheggi: potrebbe essere veramente l’incentivo
concreto per una veloce modifica del circolante, senza costi
aggiuntivi per lo stato.
Ugo Nazzarro
In
basso Cristopher
Portier, direttore dell'agenzia USA per le sostanze tossiche e
del registro delle malattie (SRSDR). E' stato Chairman del
Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC), organismo
dipendente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità
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o volete scrivere al direttore, usate:
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