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L’immagine della Madonna di San Luca scurita dal tempo: risale a circa 1000 anni fa. Un restauro recente ha rimosso la patina scura: la pittura su tavola è coperta da un ricco frontale d’argento, ex-voto dei fedeli.

 

Il Colle della Guardia di Bologna è uno sperone roccioso alto 300 metri sul quale si erge il Santuario della Madonna di San Luca, amatissima dai bolognesi. La prima chiesetta risale al 1140. L’ultima costruzione alla metà del 1700 per opera dell’architetto Carlo Francesco Dotti.

 

Il sultano Maometto II, conquistatore di Costantinopoli nel 1453, trasformò in moschea la più grande basilica della cristianità. Durante l’assedio della città – tre mesi di feroci combattimenti – fu rifugio del clero e dei fedeli  di Costantinopoli, ma alla caduta delle sue mura fu saccheggiata perché ritenuta nascondiglio di immensi tesori, peraltro mai trovati. Eretta nel 537, l’immensa cupola crollò e fu ricostruita più volte. Qualcuno vede somiglianze tra il Santuario di Bologna e Santa Sofia per il colore rosso delle pietre e per la forma tondeggiante.

 

I taxi gialli di Istanbul attraversano l’antico Ataturk Bridge. Sullo sfondo Santa Sofia e la Moschea Blu. La Turchia è uno dei Paesi a più ampia diffusione di veicoli a gas. Il 40% degli automobilisti (a Istanbul il 70% dei taxi) usa il GPL. A Bologna il 20% delle auto utilizza GPL o metano per autotrazione: una delle maggiori concentrazioni in Italia

Parte dall'antica cinta muraria di Bologna (Porta Saragozza) e si erpica per 3,76 km fino alla cima del Colle a 300 metri s.l.m. Luogo caro ai bolognesi per eccellenza: si dice che per avere una grazia difficile (essere promossi agli esami, per esempio) bisogna percorrerlo in ginocchio. 666 archi, il numero dell'Apocalisse, non casuale si dice, l'ipotesi più benevola è che rappresenti il dispiegarsi sul colle del serpente maligno schiacciato dalla Madonna. L'ipotesi malevola è che il progettista era un adoratore del demonio...

 

Un antico legame tra

 

Bologna e Costantinopoli

Per i bolognesi il Santuario della Madonna di San Luca è come una gloriosa bandiera che si erge su un pennone. E' un po’ come la Lanterna di Genova o il Vesuvio a Napoli: quando i naviganti genovesi o napoletani li scorgono da lontano significa che la loro casa è vicina.

 

Ma esiste anche un altro antico legame a Bologna, quello che lega oriente e occidente e che si intreccia proprio all’interno del santuario. La leggenda narra che una eremita greco, Teocle Kmynia, in pellegrinaggio a Costantinopoli, ricevette dai sacerdoti della basilica di Santa Sofia - a quei tempi la basilica più grande dell’impero romano - un dipinto che si diceva opera dell’apostolo San Luca Evangelista, affinché venisse portato su un Monte della Guardia per proteggere l’umanità, così come era scritto sullo stesso dipinto.

 

L’eremita di buon grado assunse l’incarico e andò a Roma alla ricerca del luogo esatto. Chiedendo e richiedendo finalmente un Vescovo,  Pascipovero de' Pascipoveri, ambasciatore del Senato di Bologna, forse subodorando un possibile sfruttamento “turistico” dell’immagine – siamo nell’anno 1100 circa, con Gerusalemme appena conquistata, quando masse di fedeli percorrevano migliaia di chilometri per venerare reliquie provenienti dall’oriente - lo condusse su un colle nei pressi di Bologna, chiamato, già allora, Colle della Guardia. La località piacque all'eremita, il prezzo dell'icona fo ritenuto congruo e con una solenne cerimonia vescovo ed eremita in cima vi posero l’immagine costruendovi una chiesetta e poi, i posteri, un Santuario. Da allora la Chiesa sul colle - con la sua Madonna con Bambino - protegge Bologna, anche se in realtà è accertato che il pellegrino Teocle non sia mai esistito - ma si narra di un levantino, venditore di reliquie, che girava per l'Italia con ossa, pezzi di legno, chiodi e altro di dubbia origine crociata - e il dipinto, infine, pare essere molto più recente rispetto alla epoca in cui visse l’apostolo Luca.

 

Un altro fatto poi lega i bolognesi alla loro Madonna: correva l’anno 1433 e un mese di giugno particolarmente piovoso (come quello di quest’anno?), tormentava Bologna e i bolognesi distruggendo i raccolti e allagando case e campagne. Non sapendo più la città a che Santo votarsi ecco che tale Graziolo Accarisi - influente senatore del governo di Bologna - organizzò la Confraternita di Santa Maria della Morte e, imitando quanto accadeva a Firenze con la Madonna dell'Impruneta, pensò bene di portare l’icona, che per 400 anni era rimasta tranquilla sul colle, fin giù in città, con una processione a cui partecipò tutta la popolazione.

 

Sembra che all’arrivo in città della Madonna di San Luca (4 luglio 1433) le piogge cessarono e tutti gioirono con gran stupore. Da allora ogni anno la processione si ripete con “la discesa della Madonna dal Colle”. Superfluo dire che nei secoli scorsi il religioso evento propiziatorio era annunciato nel contando con grande vigore mentre in città si teneva la "fiera di Maggio"

 

La Madonna fu chiamata a proteggere calamità di ogni genere (peste, terremoti, guerre) e nell'epoca di napoleonica ci fu anche una processione "laica", o meglio: i frati e i religiosi sfilarono "in borghese" nel mese di Maggio - pardon Fiorile... - dopo che Napoleone abolì la Confraternita di Santa Maria della Morte nel 1799. 

Durarono invece 120 anni in lavori per unire Bologna con il Santuario grazie a un porticato lungo 3796 metri - il più lungo del mondo - e con 666 archi. 666: tre volte 6, ma non è il numero "della Bestia"? Per fortuna che la Madonna ci protegge...

 

Quindi da mille anni un’immagine proveniente da Costantinopoli - oggi Istanbul - protegge Bologna dai nemici e dal maltempo. Oriente più santo o più ecologico? Non ci è dato di sapere. Però le due città sono comunque legate. Istambul è la città turca con il maggior numero di auto alimentate a GPL. Bologna è la patria del gas per autotrazione in Italia e nel mondo: un altro miracolo o San Luca vedeva lontano?

 

Ugo Nazzarro

 

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Agg. 05/06/2014 16:00