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Matilde di Canossa del Parmigianino, olio su tela del secolo XVI conservato a mantova nel museo Diocesano

 

Giulio Cesare Arrivabene, L’incontro di Canossa, olio su tela, Mantova Accademia Virgiliana

 

Con un fastoso “Corteo Matildico” in costumi dell’epoca, ogni anno a maggio si rinnova a Quattro Castella (RE) la cerimonia d’incoronazione della Granduchessa Matilde di Canossa. Dal 1956 una attrice famosa e bella interpreta la parte di Matilde e a lei e alla sua bellezza tutti rendono onore.

 

 

Un viaggio nel tempo e nell’ambiente

 

 

 

 

 

A Quattro Castella (RE) e nelle terre di Canossa:

tra il nuovo e l'antico una storia da ricordare

per un paesaggio da mantenere

L’Italia è piena di angoli caratteristici e percorsi culturali e gastronomici che rendono felice ogni turista, ma se aggiungiamo la storia dell’uomo, pochi territori sono secondi a quanto ci trasmette  il nome Canossa. Poche vicende sono rimaste nell’immaginario collettivo più dell’ incontro tra l’Imperatore Enrico IV e papa Gregorio VII che si tenne a nella rocca di Canossa, organizzato dalla Granduchessa Matilde (1046-1115), che vide l’imperatore costretto ad attendere per giorni (taluni narrano in ginocchio, sotto la neve) prima che il Pontefice gli concedesse udienza.

Un fatto veramente epocale e, per allora, vero spartiacque per l’umanità: si doveva decidere tra due percorsi che avrebbero portato l’Europa e il sacro Romano Impero in due direzioni diverse. In quel tempo parliamo dei primi anni del fatidico “anno mille”, giunse al suo apice la disputa sulla facoltà dell’imperatore di intervenire nella nomina delle cariche religiose, sia vescovi sia abati, cosi come con i conti e baroni. L’imperatore riteneva irrinunciabile quel diritto, acquisito dai tempi degli ultimi imperatori romani, che obbediva a ragioni politiche, laddove i religiosi, spesso, si distinguevano più per fedeltà all’imperatore che per autentico spirito religioso. I difensori dell’investitura imperiale vedevano vescovi e abati come i più vicini al popolo, quindi una nomina “civile” ne avrebbe rafforzato il ruolo pastorale più che indebolito. Altri invece sostenevano che le nomine imperiali fossero la causa della decadenza in cui versava la Chiesa e che era necessario rimuovere questo ostacolo per purificare lo spirito religioso e rinnovare i costumi del clero. La diatriba nota anche come lotta per le investiture durò diversi secoli, tra sanguinosi conflitti e congiure vide Matilde di Canossa  schierarsi dalla parte del papato. Forse perché i suoi territori – Toscana, Lombardia, l’Emilia e la Romagna –  erano fortemente rivendicati dall’impero, forse in quanto grande e devota amica (taluni mormorarono “fin troppo amica”) di papa Gregorio VII, di cui condivideva lo spirito riformatore. Ma Matilde – il cui nome d’origine tedesca Macht (forza) hild (battaglia) la caratterizzò fina da giovanissima – lottò tenacemente per dirimere i contrasti tra il papato e l’impero. Convinse infine l’imperatore suo cugino, Enrico IV ad incontrare Gregorio VII, che lo aveva scomunicato, per chiederne il perdono, ma questi, nel farlo attendere al portone come fosse un comune cavaliere, rimarcò la sua autorità sulla corona rafforzando il diritto del papato alle nomine rispetto alle pretese imperiali. Il motto di andare a Canossa per definire un eclatante atto di umiltà, passò quindi nel patrimonio culturale dell’umanità mentre la granduchessa divenne un personaggio chiave della storia. Se quell’incontro non si fosse tenuto e l’impero avesse prevalso, tutta l’Europa sarebbe cambiata e i ruoli dell’impero e della Chiesa sarebbero stati, nei secoli a venire, molto diversi. Di fatto, davvero, a Canossa fu scritta la storia.

In queste terre oggi l’ambiente, il territorio e i suoi sapori sono apprezzati e tutelati. Non sorprenda che, nell’ambito del progetto Muoviamoci Insieme, avviato dal Comune di Quattro Castella (RE) - finalizzato all’acquisto di un automezzo per il trasporto dei disabili - l’amministrazione comunale abbia voluto privilegiare la mobilità ecologica convertendo a GPL un Fiat Doblò 1.4 originariamente alimentato a benzina. La trasformazione è stata effettuata gratuitamente dalla Cargas, officina specializzata nella conversione a GPL o metano di ogni tipo di veicolo, con sede a Puianello di Quattro Castella. Bel gesto quello di Mauro Barbaccini, titolare dell’officina nella quale lavora tutta la famiglia, e apprezzato dalla comunità: «La ditta Cargas di Barbaccini Mauro & C. ha contribuito, come in altre occasioni, a sostenere iniziative di valore sociale ed ambientale. - ha dichiarato il Sindaco Andrea Tagliavini alla consegna del veicolo -  Ritengo sia un bell’esempio di impresa etica che, nonostante la crisi economica, sa investire sul proprio territorio per sostenere progetti di utilità sociale».  A Quattro Castella, nell’antico Castello di Bianello, nel IX secolo Matilde di Canossa fu incoronata nel 1111 “Vicaria Imperiale in Italia”. Titolo a lei concesso dall’Imperatore Enrico V figlio e successore di colui che al papa chiese platealmente perdono.

Ugo Nazzarro

Nella foto: Mauro Barbaccini (a destra) e il Sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini nel corso della consegna del veicolo speciale per il trasporto di disabili alimentato a GPL

Se avete commenti o volete scrivere al direttore, usate: : direttore@ecomobile.it

 

      

 

     

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Agg. 05/06/2014 16:00