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Editoriale
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Fiat voluntas sua…
Strano
come certe antiche citazioni possano oggi assumere significati
differenti: le vicende attuali inducono a tradurre: sia
fatta la volontà della Fiat … e non pensiamoci più.
Ogni
qualvolta la Casa Nazionale sembrava sull’orlo del fallimento,
tutti pronti a correre al suo capezzale con ogni genere di
medicine. Contributi agevolati, cassa integrazione, incentivi
alla rottamazione, incentivi ecologici ad personam, ecc.
Tutte cose meritorie, certo. Nell’interesse generale di
salvaguardare 200.000 posti di lavoro, certamente. Aiuti statali
per la più grande industria nazionale, senza dirlo apertamente,
altrettanto certo. Adesso, punture e flebo che abbiamo pagato
tutti noi sembrano finalmente aver avuto qualche effetto: la
Casa Nazionale addirittura va fare spesa in America e speriamo
che un domani non chieda allo Stato Italiano aiuti per i
lavoratori USA. Cambia i vertici e torna in sella un erede della
Famiglia Agnelli, mentre decide che non ha bisogno degli
incentivi per avere mani libere con gli operai dei suoi
stabilimenti.
Ma perché
decide anche che nessun altro del settore auto debba avere
incentivi? In uno Stato democratico e civile la guarigione di un
degente importante non
dovrebbe
costare la vita di migliaia di malati più poveri perché,
parliamoci chiaro, le cose sono andate così: «niente incentivi e
io chiudo Termini Imerese, ma salvo Pomigliano e Lingotto» e
poi: «niente incentivi a me e niente incentivi a tutti, officine
comprese, altrimenti tutti si tengono la loro vecchia auto…».
Così è stato, le dichiarazioni dell’uomo con il maglione sono
state chiare: Fiat volutas sua.
Adesso
poco importa se adesso qualche decina di migliaia di officine
nonché tutto il settore gas per autotrazione sia in difficoltà.
Il nuovo decreto incentivi ha fatto contento, forse,
qualche negoziante qualche cittadino si sarà illuso – alzi la
mano chi andando a comprare una cucina non riusciva a strappare,
senza difficoltà, un 10% di sconto – ma non ha cambiato nulla.
Speriamo
che venga accolto uno dei tanti emendamenti presentati (seguite
le novità sul sito www.ecomobile,it). Vediamo cosa chiederà la
Casa Nazionale per il prossimo semestre visto che si sta
delineando un andamento catastrofico degli ordini. Speriamo che
pensi di aver ancora bisogno di incentivi.
Fiat voluntas sua, come sempre.
Ugo Nazzarro
Se avete commenti o volete scrivere
al direttore:
direttore@ecomobile.it
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N. 88 Mar - Apr. 2010
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