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Trasporto leggero ed ecologico

Fiat Ducato Dual-Fuel Gasolio e Metano

 

 

Con il Dual Fuel la distribuzione è “eco”

 

Gli studi sono concordi: il principale accusato sul banco degli imputati della salute pubblica è il particolato, particelle sospese nell'aria causa di malattie all'apparato respiratorio che possono portare al decesso precoce emesse soprattutto da riscaldamento domestico e combustione dei motori a scoppio, in particolare quelli diesel privi di filtro antiparticolato preoccupano specialmente i veicoli commerciali più datati, che hanno emissioni elevate e che percorrono molti chilometri in città per soddisfare la domanda di trasporto urbano. Problematica resa più consistente dalla crisi economica che ostacola la sostituzione dei vecchi modelli con quelli moderni a minore impatto ambientale. Una soluzione alternativa arriva dalla Landi Renzo che ha messo a punto un kit a metano per motori a gasolio, il Dual Fuel: oltre a ridurre le emissioni, consentirebbe alle aziende di trasporto di abbattere le spese per il rifornimento. Lo abbiamo verificato provando la soluzione sviluppata dai tecnici di Cavriago su un Fiat Ducato 2011, il 160 Multijet omologato Euro 4 e privo della “trappola” per le polveri sottili.  Si tratta della terza generazione (la quarta è in commercio dal 2012) del modello storico Fiat approdato sul mercato nel 1981. Un commerciale leader del mercato italiano per merito dell'elevata affidabilità, dei costi di gestione concorrenziali e dell'ottima capacità di carico. Caratteristica, quest'ultima, evidente nell'esemplare in prova, un maxi furgone lungo 600 cm, largo 205 e alto 252 con un vano da 13 metricubi, valore invariato dopo la conversione, grazie all'installazione dei serbatoi metano sotto il pianale: tre da 30 litri per un'autonomia dual di circa 350-380 km. La configurazione consigliata da Landi prevede due bombole da 40 litri e una da 30 per un totale di 110 litri e 430-460 km di percorrenza a miscela. Il sistema funziona con un'alimentazione mista gasolio-metano, e perciò denominata dual fuel anziché bi fuel come nei kit per le trasformazioni benzina-gas. Scelta obbligata: i diesel sono privi di candele e si rende necessaria l'iniezione di gasolio per innescare la combustione. Gestisce la corretta composizione della miscela la centralina che prevede la presenza di gas naturale variabile dallo 0 al 70% (in proporzione è tolto il gasolio) a seconda di diversi parametri, quali carico motore, temperatura e pressione. L'obiettivo è massimizzare con adeguata affidabilità l'impiego di metano fornendo le percentuali più elevate di gas quando il carico motore è più alto, cioè quando i consumi sono superiori e l'unità gira a regimi prossimi alla massima efficienza.

La persa di carico del gas è all'interno dello sportellino del rifornimento del gasolio. Rimane immutato l'ampio abitacolo, in grado di ospitare tre persone e progettato per fornire la massima praticità: lo confermano i numerosi vani di forme e dimensioni diverse presenti sulla plancia, la disposizione dei comandi concentrati nella consolle centrale e a sinistra del volante dove è inserito il commutatore/indicatore del livello del metano e il cruscotto, dal design semplice e contenente le informazioni essenziali. Il posto guida del Ducato si fa apprezzare per il comfort del sedile, pensato per un utilizzo prolungato, e la posizione rialzata che favorisce la visibilità anteriore. Quella posteriore è limitata dagli ingombri e dall'assenza dello specchietto interno ma aiutano grandi retrovisori esterni con specchi a raggi di curvatura diversi per fornire un'ampia visuale. Molto comodo il cambio a leva corta collocato sulla consolle, pratico da azionare e preciso negli innesti. Alla guida il commerciale Fiat non segna sostanziali differenze tra le due modalità di alimentazione. Le variazioni più avvertibili sono una superiore disponibilità di potenza e coppia con il solo gasolio e una maggiore silenziosità con l'aggiunta del metano. Si tratta, però, di lievi differenze che non incidono sulle prestazioni del quattro cilindri 3 litri, 157 cv e 400 Nm a 1.700 giri/minuto, che consente al Ducato di viaggiare a 160 km/h e di avere buone doti di ripresa e accelerazione. Molto diversi i costi e le emissioni. Il test drive ha rilevato un consumo a gasolio di 12,5 l/100 km, equivalente a un costo km di 0,212 euro. Con la modalità dual la sete di gasolio scende a 4,9 l/100 km più 3,8 kg/100 km di gas naturale, combinazione che riduce la spesa a 0,125 euro/km. Il divario di 0,087 euro/km consente di recuperare l'esborso per il kit con tre bombole da 110 litri (4.317 euro, Iva esclusa) in soli 50.000 km, che un veicolo commerciale di solito percorre in un anno. L'assenza di dati ufficiali sulle emissioni rende difficile un'analisi precisa, ma è verosimile stimare un calo del 15% di CO2 e fino al 60% per le polveri sottili.

 

 

Stefano Panzeri

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SCHEDA TECNICA

  • Motore a 4 cil. Di 2.999 cc

  • Potenza a 3.500 giri (cv/kW): 157/115 (diesel), 153/112 (Dual Fuel)

  • Coppia 1.700 (Nm): 400 (diesel), 390 (Dual Fuel)

  • Velocità massima (km/h): 160 (diesel), 160 (Dual Fuel)

  • Consumo medio (l/100 km): 12,5 (diesel), 4,9 (diesel) + 3,8 (kg/100 km Cng)

 
Con la modalità “dual” il commerciale Fiat perde poca potenza e diventa più silenzioso
 

Viaggiando con la miscela metano-gasolio le emissioni di CO2 si riducono del 15% e quelle di particolato fino al 60%

 
La capacità di carico di 13 m3 e la versatilità del vano del “Maxi” non subiscono flessioni con la trasformazione.
 
L'installazione dei componenti del gas nella parte inferiore del motore rendono “invisibile” la conversione.
 
Le tre bombole da 90 litri complessivi posizionate sotto il pianale consentono 350-380 km di autonomia “dual”, che diventano 430-460 con i serbatoi da 110 litri.
 
La presa di carico metano inserita nello sportellino per il rifornimento di gasolio
 
 

 

     

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Agg. 05/06/2014 16:00