 VOLKSWAGEN
Passat 1.8 TSI GPL con impianto Lovato
Trentotto anni e non sentirli. Presentata nel
1973, la Passat è, con 15 milioni di esemplari consegnati in
tutto il mondo, il terzo modello Volkswagen più venduto
dietro a due nomi gloriosi: Golf e Maggiolino. E la settima
generazione introdotta sul mercato nel 2010 promette di
proseguirne il successo grazie a un riuscito mix tra
eleganza, tecnologia e costi di gestione sostenibili.
Soprattutto se il modello è equipaggiato con un impianto a
GPL. Come quello proposto da Lovato che abbiamo provato
sulle strade dei colli Berici e Vicenza.
Walter de’ Silva e Klaus Bischoff,
responsabili del design di Volkswagen, hanno forgiato un
frontale che ricorda quello della lussuosa Phaeton e un
linea fluida che rende equilibrati gli ingombri generosi:
477 cm di lunghezza, 182 di larghezza e 147 di altezza.
Un’impostazione stilistica da “piccola” ammiraglia
percepibile pure all’interno. L’abitacolo è spazioso per
cinque adulti e realizzato con materiali di pregio, quali la
pelle per i rivestimento di sedile, volante e pomello della
leva cambio e l’alluminio spazzolato per gli inserti di
plancia e consolle. Che hanno un design raffinato,
evidenziato da alcuni particolari di pregio come l’elegante
orologio analogico con fondo bianco, che non è scalfito
dalla presenza del commutatore/indicatore del livello del
gas a sinistra del volante. Apprezzabile la disposizione
ergonomica dei comandi, con quelli principali raggiungibili
senza distogliere lo sguardo dalla strada e quelli secondari
raccolti intorno al cambio. Di immediata lettura sono la
strumentazione e il display multifunzionale al centro della
plancia che visualizza le informazioni dei sistemi di
infotainment e le immagini della telecamera posteriore per
l’assistenza al parcheggio.
Sistemato il sedile con regolazioni
elettriche il volante in altezza e profondità, per partire
la chiave elettronica e premere due pulsanti, accessione e
freno a mano elettrico. Che ha anche il pregio di liberare
spazio tra i due sedili dove al posto della leva si trova un
comodo vano portaoggetti. Accelerando si percepiscono subito
le qualità del motore 1.8 TSI, un 4 cilindri con iniezione
diretta e sovralimentazione che eroga 160 cv. Più che
potenza e prestazioni (220 km/h la velocità massima, 8,5”
per passare da 0 a 100 km/h), stupisce la disponibilità
della coppia massima (250 Nm) per un’escursione degna dei
migliori diesel (tra 1.500 e i 4.200 giri/minuto) che
permette un uso moderato del cambio a 6 velocità e
un’elevata fluidità di marcia.
Altro
pregio la parsimonia nei consumi: in media la Passat
richiede solo 6,9 l/100 km, valore ottimo per la categoria.
Ma il prezzo della benzina in ascesa costringe a spendere
più di 110 euro per il pieno da 70 litri. Spesa che si
riduce sensibilmente grazie al kit Lovato D.I. (Direct
Injection) Easy Fast grazie al minore costo del GPL e
all’efficienza del sistema. Che limita il calo di potenza al
2-3%, di fatto lasciando invariate le prestazioni, senza
penalizzare troppo i consumi (circa 7,6 l/100 km per un
costo chilometrico che scende da 11 a 6 centesimi o al
massimo 7 eurocent se consideriamo anche il consumo di
benzina in modalità GPL. L’impianto infatti prevede
iniezioni di benzina (in media il 10%) anche durante l’uso a
gas per favorire la lubrificazione di alcuni componenti. Un
risultato, quello dei 7 cent/km che consente di recuperare
il costo dell’impianto (circa 2.000 euro) in appena 50.000
km ed è inferiore al costo chilometrico (circa 7,8) della
più costosa (34.000 euro, anziché 29.000) 2.0 TDI BlueMotion
da 170 cv a gasolio.
Benefici della conversione sono pure la
riduzione delle emissioni di CO2 (-10% circa, da 160 a 144
grammi/km) e degli altri inquinanti, che registrano un calo
importante grazie alle migliori qualità ambientali del GPL.
Da record l’autonomia a gas: il serbatoio da 64 litri (51,2
effettivi) consente una percorrenza teorica di oltre 760 km
senza compromettere la versatilità del bagagliaio. La
bombola toroidale infatti è inserita nel vano sotto il piano
di carico e lascia inalterati i 565 litri di capacità.
Invariato pure il comportamento dinamico
della Passat, che rimane ineccepibile merito del moderno
schema delle sospensioni (McPherson con bracci trasversali
triangolari e sospensioni a ruote indipendenti davanti,
multilink a quattro bracci dietro) e la cospicua presenza di
dispositivi elettronici. Come il DCC (a richiesta a 953
euro) che consente di regolare l’assetto secondo 3
programmi: Normal, Sport per chi ama una taratura rigida che
esalta la tenuta di strada, e Comfort. Fra i dispositivi
elettronici ricordiamo anche il riconoscimento della
stanchezza del guidatore, la frenata automatica in caso di
ostacolo (Front Assist) e il pacchetto Driver Assistance
(2.500 euro) che include fari allo bi-Xeno con funzione anti
anabbagliante e i sistemi che prevengono cambi corsia dovuti
a distrazione.
La Passat 1.8 TSI è disponibile con il solo
allestimento Highline che, a 29.000 euro (più 2.000 per il
kit Lovato), offre un equipaggiamento di sicurezza e comfort
di buon livello che esclude soltanto i dispositivi
tecnologici più avanzati. In dotazione di serie Esp,
climaitizzatore bi-zona, accensione automatica di fari e
tergicristalli, assistenza per la partenza in salita e
cerchi in lega da 17” con pneumatici autosigillanti dotati
di misuratore di pressione.
Stefano Panzeri
Nella foto tecnica i
componenti del Kit Lovato D.I Easy Fast per l'iniezione
Diretta.
La conversione a gas costa
circa 2.000 euro, valore che si recupera in circa 50.000 km
Ho letto l'articolo e...:
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