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Ven, Apr
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Oil&nonoil, cambia la mobilità, cambia la rete

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Il Palazzo dei Congressi di Roma ha ospitato il 23 e il 24 ottobre la 14° edizione di Oil&nonoil, manifestazione b2b dedicata a energie, carburanti e servizi per la mobilità organizzata da Veronafiere.

 

I numeri: oltre 3mila gli operatori specializzati, in aumento del 10% rispetto al 2017; più di 150 i marchi rappresentati per una superficie espositiva complessiva di 2.160 metri quadrati; 22 convegni e workshop a cui hanno partecipato oltre 1.100 persone.

HUB MULTIENERGY E MULTISERVIZI
La manifestazione ha restituito la fotografia della rete di distribuzione italiana dei carburanti e delle energie. Con oltre 22.460 impianti su tutto il territorio nazionale, il settore si trova ad affrontare una delicata fase di transizione che porterà le stazioni di servizio del futuro a essere molto più che semplici pompe di benzina, ovvero veri e propri hub multienergetici e multiservizi.
Gli imprenditori sono quindi chiamati ad evolversi da rivenditori di soli carburanti (reseller) a venditori di energia e servizi per la mobilità (retailer). L’area di servizio sarà tanto più attrattiva quanto più sarà capace di offrire servizi variegati e accessibili.

IN PRIMO PIANO LE PROPULSIONI ALTERNATIVE
I workshop hanno evidenziato come la rotta della rete punti decisamente alla sostenibilità ambientale e ai carburanti alter-nativi – GNL, metano e GPL – senza dimenticare l’offerta di elettro-mobilità con l’introduzione di colonnine di ricarica e di prodotti a componente bio. Questo anche grazie alla Direttiva Dafi (Directive alternative fuel initiative), che obbliga per tutte le nuove realizzazioni e modernizzazioni l’installazione di prodotti alternativi.

TRASFORMAZIONE DIGITALE
La due giorni della distribuzione carburanti ha posto l’accento anche su altri aspetti del rinnovamento in atto. Alla vigilia del superamento del pagamento in contanti, un altro elemento fondamentale che si innesta in questo scenario è quello della trasformazione digitale, elemento chiave di contrasto all’illegalità, piaga che costa ogni anno almeno tre miliardi. Come? Attraverso
la digitalizzazione nella tracciatura delle merci che arrivano al punto vendita, ma anche dei flussi finanziari.
Appuntamento per nuovi spunti alla 15° edizione, in programma alla fiera di Verona (ogni due anni) dal 20 al 22 ottobre 2020.

ITALIA LEADER EUROPEO NEL SETTORE DEL GNL
Con ben 55 punti vendita, l’Italia è leader in Europa per distributori stradali e progetti di depositi su piccola scala di gas naturale liquido (Gnl): un vero e proprio boom per un settore che negli ultimi cinque anni ha assunto un ruolo centrale nelle politiche di salvaguardia ambientale e sicurezza energetica. È quanto è emerso dal dibattito Gnl, 5 anni di esperienze: sviluppo delle infrastrutture, investimenti, sostenibilità, organizzato da Assogasliquidi Federchimica.
I relatori hanno evidenziato la rapida crescita del Gnl in Italia, sia per quanto riguarda la domanda di bunkeraggio (400.000 t all’anno stimate nel 2030, dati Snam), sia per la domanda di Gnl per trasporto stradale: da meno di 100 mila t all’anno stimate nel 2019 alle 500 mila nel 2024-2025 fino ad arrivare alle 850 mila nel 2030.
In forte crescita anche il parco automezzi pesanti a Gnl circolante.

Solo Iveco conta oggi 2.000 veicoli (dati aprile 2019), in aumento del 100 per cento rispetto ai 1.000 dello stesso periodo dell’anno scorso. È rilevante, in questo contesto, l’impegno garantito dalla Regione Lombardia a sostegno degli investimenti privati tramite bandi di nuovi punti vendita Gnl e per il rinnovo dei veicoli. Va menzionato, al riguardo, lo stanziamento complessivo a favore delle micro, piccole e medie imprese di 2 milioni con cui sono stati finanziati 12 nuovi impianti con la doppia modalità di erogazione (Gnc e Gnl).

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