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26
Ven, Apr
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Il tempo dell’azione, ecologica

Editoriali
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Ci addentriamo sempre più nel 2021 con la consapevolezza delle numerose aspettative che ci accompagnano: sconfiggere il virus, avviare una solida ripresa economica, dare impulso al Paese grazie a un Recovery Plan eccellente, abbracciarci e sorridere senza mascherina.

ancora, salvaguardare il pianeta da inquinamento, emissioni ed eventi atmosferici estremi. 

Obiettivi formidabili, certamente neanche lontanamente alla portata del precedente Governo, diretto e partecipato da personalità che hanno dimostrato di non essere all’altezza! La speranza di tutti è che il presidente del nuovo Governo Mario Draghi sappia imporre una marcia diversa – adeguata alla crisi che ci uccide – anche ai ministri ereditati dalla precedente amministrazione. Per questi traguardi tutti dobbiamo impegnarci, singoli cittadini, realtà economiche, governanti e istituzioni, ministeri per la Transizione ecologica e la Mobilità ecologica compresi. Perchè il cammino è davvero in salita.

Alcuni esempi. Il report Mal’aria di città di Legambiente ha reso noto che nel 2020 in Italia sono stati 35 i capoluoghi di provincia fuorilegge per polveri sottili Pm10 con Torino maglia nera per 98 giorni di sforamento dei limiti quotidiani (40 microgrammi per metro cubo per 35 giorni all’anno secondo la legislazione europea), seguita da Venezia (88) e Padova (84). Al centro sud il triste primato va ad Avellino (78) e Frosinone (77). E preoccupa anche il confronto con i parametri Oms, più stringenti di quelli europei (20 μg/mc), secondo i quali le città fuorilegge sarebbero ben 60. Secondo uno studio pubblicato su The Lancet Planetary Health, condotto dai ricercatori dell’Institute for Global Health di Barcellona, l’84% della popolazione di 1.000 città europee è esposto a livelli di Pm2.5 superiori al massimo raccomandato dall’Oms. Le previsioni sullo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia erano state troppo ottimistiche: uno studio delle Università di Liegi e di Oslo, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, elaborato secondo i nuovi modelli climatici a disposizione, sostiene che il processo cancellerà un 60% di ghiaccio in più entro fine secolo.

La crescita del Pil italiano nel terzo trimestre 2020 (+16%) si è interrotta per il ritorno del virus. Il quarto trimestre, nota il Centro Studi Promotor, accusa un calo del 2% sul trimestre precedente e del 6,6% rispetto al quarto trimestre 2019. Nell’intero 2020 il Pil italiano accusa quindi una diminuzione dell’8,9% sul 2019.

Partenza 2021 in salita anche per il mercato auto che, nonostante gli incentivi, secondo il ministero dei Trasporti nei primi due mesi dell’anno totalizza 277.145 immatricolazioni, con un calo del 13,1% rispetto ai volumi di gennaio-febbraio 2020. Tanti problemi in ordine sparso, solo per citarne alcuni. È tempo di rimboccarsi le maniche e ripartire con lo sprint giusto, quello sostenibile.

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