Da qualche tempo si parla molto di tassonomia europea, ovvero la classificazione degli investimenti ritenuti sostenibili in Europa dal punto di vista ambientale che guida e mobilita gli investimenti privati nelle attività necessarie per raggiungere la neutralità climatica nei prossimi 30 anni.
Il regolamento sulla tassonomia, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 22 giugno 2020, è in vigore dal 12 luglio ma necessita, per il suo completamento, di atti delegati, ovvero di regole che dettaglino più approfonditamente la classificazione.
A tal fine la Commissione europea ha avviato il 31 dicembre le consultazioni con il gruppo di esperti degli Stati membri sulla finanza sostenibile e con la piattaforma sulla finanza sostenibile, ai quali è stata sottoposta una bozza che include nella tassonomia determinate attività nel settore nucleare e del gas.
Se le associazioni ambientaliste gridano all’ambientalismo di facciata (greenwashing) e alcuni Paesi – citiamo Austria, Spagna e Germania per il nucleare – manifestano il loro dissenso, la Commissione spiega la scelta in una nota ufficiale: Il mix energetico varia da uno Stato membro all’altro e alcune zone dell’Europa dipendono ancora fortemente dal carbone ad alte emissioni di carbonio, quindi la tassonomia stabilisce le attività nel campo dell’energia che consentono agli Stati membri di raggiungere la neutralità climatica partendo da posizioni diverse.
GAS NATURALE E NUCLEARE
Tenuto conto di pareri scientifici, evoluzione tecnologica e diversità delle sfide che la transizione pone agli Stati membri, la Commissione ha ritenuto che il gas naturale e il nucleare trovino posto come fonti di energia che facilitano il passaggio a un futuro basato prevalentemente sulle rinnovabili. La loro classificazione nella tassonomia sarebbe subordinata a condizioni definite chiare e rigorose (ad esempio, il gas deve provenire da fonti rinnovabili o produrre basse emissioni entro il 2035), considerando in particolare il loro contributo alla transizione verso la neutralità climatica. Per garantire trasparenza la Commissione modificherà l’informativa sulla tassonomia, in modo che gli investitori possano stabilire se e in quale misura le attività riguardano il settore nucleare o del gas, e fare così una scelta informata. Le attività coperte da questo atto delegato complementare – spiega la Commissione – accelererebbero l’abbandono graduale delle fonti più dannose, come il carbone, a favore di un mix energetico più verde e con meno emissioni. Come per le altre attività incluse nel regolamento Tassonomia, i criteri per le attività nel settore del gas e del nucleare saranno aggiornati in funzione dell’evoluzione della tecnologia.
Terminate le consultazioni, la Commissione esamina i contributi, per arrivare all’adozione formale. Segue l’esame di Parlamento europeo e Consiglio (che hanno delegato alla Commissione il potere di adottarlo), da 4 a 6 i mesi per controllare il testo ed eventualmente sollevare obiezioni. Finito il periodo di controllo in mancanza di obiezioni dei colegislatori l’atto entrerà in vigore. Intanto poco prima di andare in stampa si apprende che la Commissione europea intende adottare il 2 febbraio il regolamento che include gas e nucleare nella tassonomia, possibili solo “piccole modifiche” rispetto alla bozza inviata il 31 gennaio ai Paesi membri e agli esperti della Piattaforma finanza sostenibile (che nel frattempo si sono detti contrari). Lo ha detto la Commissaria responsabile del dossier Mairead McGuinness in un’intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung.