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Ven, Apr
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Metano auto, la rete cresce

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Metano per autotrazione risorsa fondamentale per i trasporti. Il punto sul settore, su dove va e come sta, lo ha fatto OIL&nonoil - stoccaggio e trasporto carburanti, la manifestazione nazionale di riferimento per tutti gli operatori della filiera dei carburanti liquidi e gassosi e del comparto del non-oil (Fiera di Verona, 9 - 11 ottobre 2018) nel corso della tavola rotonda ‘Il metano carburante della transizione energetica’. Moderati da Fabio De Rossi di Quattroruote sono intervenuti Licia Balboni, Federmetano, Mariarosa Baroni, Ngv Italy, Roberto Bernardini, Snam4Mobility, Rita Caroselli, Assogasliquidi, Marco Pezzaglia, CIB, Stefano Sordelli, Volkswagen Group, Paolo Vettori, Assogasmetano.

Un carburante a basso impatto ambientale - Il metano, va ricordato, abbatte gli inquinanti in maniera rilevante, in una misura del 40% per l’anidride carbonica e di oltre il 90% sul fronte dei NOx (ossidi di azoto) rispetto alle alimentazioni tradizionali, con una pressoché totale riduzione del particolato, uno dei maggiori rischi per la salute dei cittadini. Con il biometano la CO2 diventa nulla o negativa. Secondo uno studio ADAC (ACI tedesca) la CO2 emessa da un mezzo alimentato a biometano sarebbe totalmente paragonabile a quella emessa dalla medesima auto elettrica alimentata da energia derivante da pale eoliche (rinnovabile), con in più il vantaggio di avere già a disposizione una rete di distribuzione capillare.

Il parco circolante - Il metano per autotrazione in Italia interessa un parco circolante di circa 1 milione di veicoli con alcune regioni come l’Emilia Romagna storicamente ‘metaniste’ mentre numeri rilevanti sono anche nelle Marche e nell’Umbria. La Lombardia dal 2006 al 2016 ha quasi raggiunto il numero di punti vendita dell’Emilia Romagna (che ne conta 215), diventando la seconda regione per numero assoluto di PV (182); di conseguenza, anche la vendita di auto alimentate a gas naturale è maggiore nelle regioni più ‘metanizzate’.

La rete di rifornimento - La rete distributiva metano è quasi triplicata negli ultimi 15 anni, facendo registrare una crescita pari a +18% negli ultimi 5 anni (2013 - 2017). 1.279 gli impianti in totale, di cui 46 autostradali (dati agosto 2018). Di questi il 25 % è associato a Federmetano. Sono invece 27 gli impianti alimentati a LNG già presenti sul territorio nazionale, che erogano metano liquido. Altri 13 impianti dislocati sul territorio nazionale sono in fase di progetto/costruzione. Tra le novità in arrivo la possibilità di effettuare il pieno in modalità self service, dopo che il decreto che lo autorizza avrà superato gli ultimi passaggi burocratici, ma i Vigili del Fuoco hanno già svolto il loro esame concedendo l’ok per la sicurezza della modalità.

Hanno detto - Licia Balboni, Federmetano - "Il metano non è solo per la transizione me è per il futuro, infatti l’ibrido a metano esiste dagli anni 40, ed è una risorsa autarchica con il biometano”. Mariarosa Baroni, NGV Italy - “Nel passato quella a metano era l’auto ‘dei poveri’, invece siamo riusciti a trasformarla nell’auto pulita del futuro”. Rita Caroselli, Assogasliquidi-Federchimica - “Non solo transizione ma anche molto altro. Il Gnl (Gas naturale liquefatto) ad esempio è una soluzione utile anche per sopperire alle carenze della rete e soddisfare la domanda di gas”. Non solo: “chi fa Gnl, chi ne estende la rete, fa anche metano gassoso e sopperisce così alla carenza della rete di metano per autotrazione”. Salvatore Ricco, Snam - “Il metano non è solo per la transizione ma una soluzione di lungo periodo per migliorare la qualità dell’aria, e noi ci crediamo a partire da casa nostra, perché stiamo convertendo a gas naturale tutta la flotta aziendale. Stiamo facendo diverse cose per promuovere questa forma di mobilità - spiega Ricco- la prima è che stiamo lavorando per incrementare la rete di distribuzione a livello nazionale. Abbiamo 50 stazioni di rifornimento in via di realizzazione, lavorando con alcuni dei principali operatori del settore, e abbiamo un piano per arrivare fino a 300, un’iniziativa di business per noi molto importante. Abbiamo anche un accordo con Baker Hughes (BHGE), compagnia del gruppo General Electric, per studiare la possibilità di realizzare degli impianti di micro liquefazione, nell’ottica di incrementare anche la mobilità a Gnl per camion e navi. Stiamo poi integrandoci verticalmente in tutta la filiera- prosegue- abbiamo acquistato due società italiane con tecnologie molto importanti nel settore della realizzazione delle stazioni di rifornimento come Cubogas, a monte della filiera, e a valle IES Biogas che realizza impianti per la produzione di biogas e biometano”. Snam infatti ritiene il gas naturale “una soluzione di lunghissimo periodo proprio per gli sviluppi a cui stiamo assistendo nella filiera del biometano e vuole essere protagonista della sua creazione in Italia”, segnala Ricco, il gas rinnovabile “è già nella nostra rete di trasporto, alla quale abbiamo allacciato per ora 3 impianti ma abbiamo 800 manifestazioni di interesse. Il settore è molto promettente: abbiamo delle grosse potenzialità”.

A Oil & Non Oil si è parlato diffusamente anche di Lng e biometano, nel corso di due incontri dedicati. Argomenti che saranno approfonditi durante Metanauto 2018, storica conferenza di Federmetano sul metano per i trasporti, che si terrà il 13 e 14 novembre a Bologna.  Due giorni in cui Istituzioni, Università e grandi imprese si confronteranno sulle innovazioni che negli ultimi anni hanno visto protagonista il metano. In particolare durante la giornata del 13 si parlerà di LNG, la giornata del 14 sarà dedicata interamente al biometano: saranno illustrati aspetti normativi, scenari attuali e futuri. (https://www.federmetano.it/metanauto/)

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